VILLADOSSOLA - È uscito il nuovo calendario 2025 con le foto di Mario Pasqualini a € 12.
Lo potete trovare presso le Librerie La Pagina di Villadossola e Grossi di Domodossola.
La Redazione
VILLADOSSOLA - È uscito il nuovo calendario 2025 con le foto di Mario Pasqualini a € 12.
Lo potete trovare presso le Librerie La Pagina di Villadossola e Grossi di Domodossola.
La Redazione
Dopo un anno a Villadossola, il sacerdote affianca don Maurizio Midali e don Fabrizio Cammelli
l.b.
da OssolaNews.it
Dante è un giovane ossolano in V liceo, spesso alle prese con un gruppo di bulli che controlla il giro locale di stupefacenti. Natale è un anziano partigiano che fu al servizio della Repubblica dell'Ossola negli anni della Resistenza e della Guerra Civile. I loro destini si incroceranno quasi per caso durante il fine settimana di Pasqua, in un turbinio di eventi che sconvolgerà le reciproche vite.
Il vecchio, con l'aiuto di un altro amico reduce, Moreno, proverà a spiegare al ragazzo che chi non conosce la Storia è condannato a ripeterla, sullo sfondo di un'Italia quasi contemporanea i cui lati oscuri sembrano riemergere dal suo torbido passato.
Stefano Scacchetti è nato a Villadossola nel 1984 e sin da piccolo, ha ascoltato i racconti dei nonni e degli zii sull'Ossola e la Seconda Guerra Mondiale.
È laureato in Linguaggi dei Media presso la Cattolica di Milano con una tesi su cinematografia, divismo e opera lirica. Prigionieri è la sua seconda esperienza dopo il successo di Ribelli, il suo romanzo d'esordio.
La Redazione
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da LA STAMPA dell'8 ottobre 2024 |
Il saluto di don Renato Sacco
Domenica scorsa abbiamo 6 ottobre, annunciato ufficialmente l’arrivo di don Renato tra noi.
Ecco qualche riga di saluto che ha voluto farci immediatamente.
Carissime amiche e amici, di Villa e di tutte le parrocchie della Valle Antrona: San Bartolomeo, Noga, Villaggio Sisma, Antrona, Montescheno, Seppiana, Viganella.
Con gioia, attraverso il foglietto domenicale, voglio farvi giungere un mio breve ma sincero e cordiale saluto, a tutte e tutti... a chi frequenta le parrocchie e a chi, per vari motivi, non partecipa ma crede in un mondo più giusto e rispettoso delle persone.
Lavorare insieme perché 'venga il Suo regno'.
Io sarò tra voi appena la mia gamba, appena operata, farà un po' di giudizio e così avremo modo di conoscerci meglio e con più calma. Queste vogliono essere proprio solo due righe spontanee, semplici e ... brevi (mica che poi già subito dite che sono lungo..)
Il mondo sta vivendo tempi tragici, di guerra, di odio, di morte.
Per questo abbiamo bisogno di accoglierci a vicenda per lavorare insieme, per essere artigiani di pace, per costruire un mondo più umano, in pace.
a presto.
Vi saluto e vi ringrazio.
don Renato Sacco
dal Foglietto delle Parrocchie di Villadossola
La Redazione
Così vuole la tradizione: la data è giusta, le ore sono le 21 ed è anche vero che Boncompagni era l’annunciatrice ufficiale ma, per l’occasione non c’era lei: la voce è della musicista Ines Viviani Donarelli che subito dopo esegue Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo. Anche «Giovinezza» va in onda solo alle 22,30 dopo le «Ultime notizie» affidate all'Agenzia Stefani, in mezzo ad altri inni ufficiali.
da corriere.it
per leggere tutto l'articolo clicca sul link:
La Redazione
L'anniversario del massacro
Sono passati ottanta anni dall’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, da quando, in quel 12 agosto del 1944, i nazifascisti trucidarono 560 persone: 130 erano bambini. Tra loro anche neonati di poche settimane massacrati in braccio alle loro madri. Tanti gli anziani e le donne.
Alle prime luci di quel giorno, nella zona tra le Alpi Apuane dichiarata come “bianca” - ossia destinata ad accogliere la popolazione civile sfollata - tre reparti della 16ª divisione Panzergrenadier «Reichs;führer-SS», accompagnati da bande di fascisti, circondarono l’abitato, mentre un quarto si attestava più a valle, sopra il paese di Valdicastello, per bloccare ogni via di fuga: in poco più di tre ore si compì uno dei più gravi massacri di civili della nostra storia.
da RaiNews.it
L’attrice stava combattendo contro il cancro al seno dal 2015, aveva 53 anni
Shannen Doherty non ce l’ha fatta: la famosa studentessa Brenda Walsh di «Beverly Hills 90210» è morta. Lo annuncia il magazine People. L'attrice stava combattendo una battaglia contro il cancro al seno ormai da anni. Originaria di Memphis, dove era nata il 12 aprile 1971, se ne è andata all’età di 53 anni.
da lastampa.it
L’anno 2024 sarà ricco di emozioni perché ricorre l’80° anniversario dello Sbarco e della Battaglia di Normandia. Commemorazioni internazionali alla presenza di capi di Stato, fuochi d’artificio giganti, concerti, lancio di paracadute, balli… L’80° anniversario comporterà numerosi eventi nel corso dell’anno.
Anno dopo anno, normanni e visitatori si impegnano a ricordare ciò che accadde sulle nostre spiagge e nell’entroterra nell’estate del 1944 e nei mesi successivi. È un dovere ricordare tutti i soldati e i civili che sono morti, ma anche la gioia di celebrare insieme la libertà ritrovata per merito loro. Mentre ogni anno si svolgono eventi intorno al 6 giugno, anniversario dello sbarco alleato, ogni 5 anni le celebrazioni assumono una nuova dimensione, con eventi organizzati durante tutto l’anno in ogni angolo della Normandia.
per saperne di più:
https://it.normandie-tourisme.fr/evento/anniversario-sbarco-normandia/
La Redazione
“Scomparsa del professor Pierantonio Ragozza, grande perdita per l’Ossola”
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da LA STAMPA del 4 maggio 2024 (Clicca sull'immagine per leggere meglio) |
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da LA STAMPA del 5 maggio 2024 (Clicca sull'immagine per leggere meglio) |
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da LA STAMPA del 6 maggio 2024 (Clicca sull'immagine per leggere meglio) |
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da LA STAMPA del 7 maggio 2024 (Clicca sull'immagine per leggere meglio) |
La Redazione
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LETTERA ALLE DONNE DI PAPA GIOVANNI PAOLO II
Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo
dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti
rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi
primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo
cammino della vita.
Grazie
a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino
a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della
comunione e della vita.
Grazie
a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti
nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della
tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua
costanza.
Grazie
a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della
vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile
contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione
e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero
», alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
Grazie
a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande
delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e
fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei
confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la
comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie
a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con
la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la
comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.
Papa San
Giovanni Paolo II
La Redazione
La Redazione
Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, una giornata dedicata alla memoria delle vittime delle foibe. Per ricordare questi massacri e cosa è successo in quegli anni, la legge del 30 marzo del 2004 ha istituito una giornata in loro onore. Tra l'ottobre del 1943 e il maggio del 1947, decine di italiani furono imprigionati, fucilati e gettati nelle cavità carsiche dell'Istria e della Dalmazia, poi conosciute come foibe, da partigiani comunisti di Tito. Il Giorno del Ricordo nasce per non dimenticare questi orribili fatti, e per commemorare le vittime innocenti.
Con il termine foiba si indicano le cavità del terreno, inghiottitoi carsici, tipici della regione Venezia Giulia, una sorta di caverne verticali estremamente profonde. Negli ultimi anni, però, con l'espressione foibe ci si riferisce più che altro a uno specifico episodio della storia del secolo scorso: i massacri ai danni della popolazione di Istria, Venezia Giulia e Dalmazia, perpetrati dai partigiani slavi durante la Seconda Guerra Mondiale e poco dopo la fine della guerra scatenati da motivi etnici e politici. Proprio nelle foibe sono stati rinvenuti i cadaveri di centinaia di vittime.
Per decenni gli eventi tragici delle foibe e i fatti che hanno portato al loro verificarsi sono stati taciuti. Poi, negli anni Novanta, il ricordo ha finalmente iniziato a prevalere sui silenzi e sulle manovre politiche.