venerdì 9 maggio 2025

Eletto Papa, Leone XIV, Robert Francis Prevost l'americano

 

Il discorso integrale di papa Leone XIV: “Sia una Chiesa che cerca sempre la pace, vicina a chi soffre”


Le prime parole del Pontefice da piazza San Pietro: «Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante»


«La pace sia con tutti voi!»

«Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi!

Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente. Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma!

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 https://www.lastampa.it/cronaca/speciali/conclave/2025/05/08/news/il_discorso_integrale_di_papa_leone_xiv_sia_una_chiesa_che_cerca_sempre_la_pace_vicina_a_chi_soffre-15138330/

venerdì 25 aprile 2025

La Fabbrica di Carta 2025

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da IL POPOLO DELL'OSSOLA del 2 maggio 2025
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da Eco Risveglio Ossola del 1° maggio 2025
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L'appetito vien leggendo di VCO Azzurra TV
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da LA STAMPA del 30 aprile 2025
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da LA STAMPA del 29 aprile 2025
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da LA STAMPA del 27 aprile 2025
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da LA STAMPA del 25 aprile 2025
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La Redazione

lunedì 21 aprile 2025

È morto papa Francesco

 Il primo gesuita a diventare capo della Chiesa cattolica era malato da tempo


È morto papa Francesco, cioè il nome scelto da Jorge Mario Bergoglio, che dal 13 marzo del 2013 era la massima autorità all’interno della Chiesa cattolica. Francesco è stato il primo papa gesuita, nonché il primo originario di un paese non europeo da molti secoli, e il primo a scegliere come nome Francesco. Aveva 88 anni.

La morte di papa Francesco è stata comunicata lunedì mattina, 21 aprile, dal cardinale Kevin Joseph Farrell: «Con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre».


Il Cardinal Farrel (Camerlengo) annuncia la morte di Papa Francesco


Il 23 marzo papa Francesco era stato dimesso dal Policlinico Gemelli di Roma, dov’era ricoverato dal 14 febbraio a causa di una polmonite e varie altre complicazioni all’apparato respiratorio. Era in realtà da dicembre che molti avevano iniziato a notare diversi segni di stanchezza del pontefice, che in seguito aveva scelto di celebrare la messa della vigilia di Natale dentro la basilica di San Pietro invece che nella piazza e nelle settimane successive aveva affidato la lettura di molti suoi discorsi pubblici ai collaboratori. Lui stesso aveva parlato del suo stato di salute nei giorni precedenti al ricovero, quando aveva dovuto interrompere la lettura dell’omelia durante una messa a San Pietro perché faticava a respirare.

Da quando era stato dimesso stava facendo la sua convalescenza a Santa Marta, il residence dove abitano i cardinali durante il conclave (cioè il processo di selezione di un nuovo papa) e dove papa Francesco aveva scelto di vivere. Giovedì scorso aveva fatto visita alle persone detenute nel carcere Regina Coeli di Roma e ieri mattina si era fatto vedere a San Pietro nel giorno di Pasqua per la cosiddetta benedizione Urbi et Orbi, un tipo di benedizione particolarmente solenne pronunciata durante le celebrazioni più significative.

Nei dodici anni del suo papato Francesco ha affrontato cambiamenti globali e vicende enormi come la pandemia, diverse guerre e molte conseguenze visibili del cambiamento climatico. A differenza di diversi suoi predecessori Papa Francesco si è spesso distinto per le sue convinzioni progressiste, apertamente osteggiate dagli esponenti più conservatori della Chiesa cattolica.

Era nato il 17 dicembre del 1936 a Buenos Aires, in Argentina, il primo di cinque figli di una famiglia di origine italiana (piemontese, per la precisione; suo padre lavorava nelle ferrovie). Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1958, a 21 anni, e studiò chimica oltre a filosofia e teologia. Divenne sacerdote nel 1969 e poi vescovo nel 1992.

In seguito alla morte di papa Francesco nelle prossime settimane la Chiesa cattolica dovrà scegliere il suo successore. L’ultima volta che un papa era morto mentre era ancora in carica, Giovanni Paolo II nel 2005, erano state necessarie circa tre settimane per eleggere Benedetto XVI.

venerdì 18 aprile 2025

La frase choc del vescovo di Novara: «In Ossola non uno normale per fare padrino». Prima le polemiche poi le scuse

 di Floriana Rullo

Monsignor Franco Giulio Brambilla ne ha parlato durante un incontro a Casale Monferrato. Le scuse: «Non voleva essere un’offesa, ma solo un esempio»


«In val d’Ossola non ne hanno uno sano per fare il padrino: perché o uno è storto, o è irregolare, o divorziato, o separato trimaritato: immaginate chi può farlo». L'infelice frase è stata pronunciata dal vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla durante un incontro a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, durante una conferenza organizzata in occasione dei 1.700 anni dal concilio di Nicea. A riportare la notizia è un sito web locale, Vco24 (24newsonline.it ).

La polemica

Parole che hanno suscitato polemiche nel Novarese di cui la diocesi fa parte. In una lettera inviata ai sacerdoti ossolani, monsignor Franco Giulio Brambilla si è scusato. «Il riferimento all’Ossola era solo un esempio di una situazione, che ricorre anche in altre parti della nostra diocesi e dell’Italia, per dare una risposta pastorale nella scelta dei padrini. Assicuro che in nessun modo voleva essere un’offesa per la gente e le famiglie dell’Ossola, alle quali chiedo scusa e manifesto ancora tutta la mia stima e il rispetto, che ho già avuto modo, in questi anni del mio episcopato, di dimostrare più volte in ogni occasione nella quale ho visitato le comunità ossolane».

Le scuse

Il vescovo spiega di aver «appreso con profondo dispiacere come le mie parole siano state considerate come un’offesa da parte di alcune persone della nostra cara Ossola. Spiegando la fatica di trovare figure significative per ricoprire il ruolo di padrini per il battesimo e la cresima, ricordavo le difficoltà segnalate da molti parroci, sin dalla mia prima visita pastorale in quel vicariato, nel discernere di fronte alle situazioni irregolari».


da https://torino.corriere.it/notizie/piemonte/25_aprile_18/la-frase-choc-del-vescovo-di-novara-in-ossola-non-uno-normale-per-fare-padrino-prima-le-polemiche-poi-le-scuse-04e4fd30-278f-4f41-b226-a077f335cxlk.shtml?refresh_ce

mercoledì 2 aprile 2025

Giovanni Paolo II, apostolo tra terra e cielo per aprire le porte a Cristo


Sono passati 20 anni dalla morte di Papa Wojtyła. Il suo magistero continua a ispirare la nostra epoca, scossa da tensioni, violenze e guerre. Sulla sua figura riproponiamo alcune riflessioni dei suoi successori, Benedetto XVI e Francesco, e pensieri del Pontefice polacco su scenari e temi ancora attuali, tra cui Medio Oriente, Ucraina, pace, disarmo.

Leggi tutto da https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-04/san-giovanni-paolo-ii-20-anniversario-morte-guerra-pace.html


La Redazione

sabato 8 marzo 2025

Festa della Donna 2025, perché si festeggia l’8 marzo: il significato e la storia della ricorrenza

L’8 marzo è la Festa della Donna (Giornata Internazionale dei diritti della Donna): il fiore simbolo è la mimosa. La nascita della ricorrenza risalirebbe a un incendio in un’industria in cui persero la vita molte lavoratrici. È un’occasione di festa per ricordare l’importanza della lotta per i diritti delle donne e la parità.


Continua su https://www.fanpage.it/


La Redazione

lunedì 17 febbraio 2025

Il Vescovo di Novara Mons. Brambilla scrive alla Comunità Parrocchiale di Villadossola a proposito dell'Oratorio

VILLADOSSOLA - Dopo le varie lettere e articoli usciti su carta stampata e internet, sulla questione della mancanza di un sacerdote che si occupi dell'Oratorio San Domenico Savio di Villadossola, dopo la partenza di don Lorenzo Armano per la Valle Anzasca, il Vescovo di Novara Mons. Franco Giulio Brambilla scrive una lettera alla Comunità Cristiana di Villadossola.


dal Foglietto delle Parrocchie di Villadossola
del 16 febbraio 2025
(Clicca sulla lettera per leggerla meglio)

La Redazione

lunedì 10 febbraio 2025

Giorno del Ricordo



Il Giorno del ricordo è una commemorazione civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. 

Wikipedia




La Redazione

domenica 9 febbraio 2025

venerdì 7 febbraio 2025

Oratorio di Villadossola senza più un preste di riferimento, il Sindaco scrive al Vescovo

 

da LA STAMPA del 07 febbraio 2025
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da Eco Risveglio Ossola del 06 febbraio 2025
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La Redazione

lunedì 27 gennaio 2025

Giorno della Memoria


Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria. Wikipedia

Il Giorno della Memoria si celebra il 27 gennaio, giorno della liberazione di Auschwitz nel 1945. In questa data simbolica, si onorano le vittime della Shoah e si promuove la riflessione sul valore della memoria storica per evitare il ripetersi di simili tragedie in futuro.





Clicca sull'immagine a vai allo speciale di Raiuno del 2023
in diretta dal Memoriale della Shoah - Binario 21 di Milano

La Redazione

domenica 12 gennaio 2025

L’oratorio di Villadossola “orfano” di un coadiutore: “Ma non smetteremo di essere un punto di riferimento”

Nonostante l'assenza di una figura importante, "ci impegneremo a lavorare per sostenere e accompagnare il cammino spirituale dei ragazzi"


Con la partenza di don Lorenzo Armano, che ha da poco assunto un nuovo incarico in Valle Anzasca, sono in molti a temere che l’oratorio San Domenico Savio di Villadossola – dopo i bei progetti messi in campo negli ultimi anni soprattutto grazie a don Alberto Andrini, uno su tutti i nuovi campi sportivi – sia destinato ad un futuro incerto.

“Il compito di don Renato Sacco, che nelle scorse settimane ha sostituito don Lorenzo, non è quello di essere il coadiutore dell’oratorio, ma di affiancare il parroco don Massimo Bottarel nelle celebrazioni e nel seguire il cammino delle parrocchie di Villa e della Valle Antrona”, spiega la giovane Giulia, referente dei ragazzi dell’oratorio. “Insieme, però, ci impegneremo a lavorare per sostenere e accompagnare il cammino spirituale dei ragazzi, con l'intento di aiutarli a crescere nella fede e nella comunità”.

La preoccupazione è quella che, in assenza di un coadiutore come figura di riferimento, i ragazzi possano frequentare di meno l’oratorio. Nonostante questo, però, gli animatori e coloro che sono maggiormente attivi in questa realtà mantengono l’ottimismo: “Anche se al momento manca il coadiutore, la speranza è che con l'aiuto dei due don, delle catechiste, dei volontari e degli animatori continueremo a offrire opportunità di crescita, di svago, di formazione cercando sempre di essere un punto di riferimento per ciascuno”.

Attualmente, l’oratorio prosegue con le sue consuete attività e si sta preparando all’appuntamento più importante, quello del Giubileo: “In questo momento – racconta Giulia - l’obiettivo principale è continuare a fare tutto ciò che abbiamo sempre fatto con passione e impegno, mantenendo vive le proposte che hanno caratterizzato il nostro oratorio partendo dal doposcuola, il grest, i campi scuola fino ad arrivare ad agosto al giubileo”.

 Letizia Bonardi


da OssolaNews.it