sabato 17 febbraio 2018

Macchina del tempo: Quando la magistratura chiuse la Sisma

Ottobre 1991, titolavano i giornali : ‘’Il magistrato fa chiudere la Sisma’’. Il provvedimento venne adottato dalla Procura della Repubblica di Verbania: 500 lavoratori rimasero senza lavoro dalla sera alla mattina. Gli impianti della fabbrica siderurgica vennero bloccati nell’ambito di un’inchiesta sull’inquinamento industriale.
I carabinieri della Procura si presentarono in fabbrica e misero i sigilli agli impianti ‘’per inosservanza delle norme antinquinamento’’. Un dramma: con questa motivazione non si poteva accedere neppure alla cassa integrazione per gli operai. Immediata la convocazione del consiglio comunale decisa dal sindaco di allora Romano Zaretti e dai suoi collaboratori.  Immediata anche la mobilitazione con assemblee interne. 
A mettere ancora benzina sul fuoco i dati che arrivavano in quelle ore dall’Usl 51 di Novara che diceva che ai camini dello stabilimento e su altre fonti di uscita la percentuali di polveri metalliche nell’aria era altissima: piombo, cadmio, manganese, ferro. In alcuni casi erano superiori del 60 per cento a quanto denunciato dall’azienda stessa, che allora faceva capo al gruppo Leali che l’aveva acquisita dall‘Iri.
Renato Balducci

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