mercoledì 14 giugno 2017

Farinetti, Corona, Mercalli, Quirico e molti altri a Sentieri e Pensieri

In Valle Vigezzo dal 19 al 25 agosto


A Santa Maria Maggiore (Valle Vigezzo - Piemonte) da sabato 19 a venerdì 25 agosto 2017 torna per il quinto anno consecutivo Sentieri e Pensieri, la rassegna estiva nata sotto l’egida del Salone Internazionale del Libro di Torino e dalla passata edizione sotto la Direzione Artistica di Bruno Gambarotta e organizzata dal Comune di Santa Maria Maggiore, con il patrocinio della Regione Piemonte e la collaborazione e contributo del Circolo dei Lettori di Torino.

da OssolaNews 
Anche quest’estate saranno molti gli autori, artisti e protagonisti del panorama culturale italiano che saliranno sul palco del salotto di Santa Maria Maggiore, Piazza Risorgimento, e andranno a comporre un ricchissimo calendario: incontri con i protagonisti della letteratura, della cultura, dello sport e dello spettacolo, presentazioni di libri e interviste, accompagnati da musica, spettacoli di strada e arte.
Gli appuntamenti, tutti a ingresso gratuito, si tengono sul palco di Piazza Risorgimento o presso il Teatro Comunale.
Sostenuta e fortemente voluta per il quinto anno consecutivo dal Comune di Santa Maria Maggiore, la rassegna Sentieri e Pensieri propone, sul palco di Piazza Risorgimento, incontri con scrittori e autori che, partendo dai loro ultimi libri, si raccontano e dialogano su temi e argomenti che spaziano dalla cronaca all'attualità, dallo sport alla letteratura, dalla psicologia alla quotidianità.
Per tutta la durata dell'evento è allestito un bookshop in Piazza Risorgimento, gestito dall’Associazione Libriamoci degli editori e dei librai del Verbano Cusio Ossola, di cui fanno parte gli editori Grossi di Domodossola, Alberti di Verbania, La Pagina di Villadossola, Il rosso e il blu di Santa Maria Maggiore con le loro librerie omonime e l’editore Tararà di Verbania.
E anche l’arte ha la sua parte a Sentieri e Pensieri: il pubblico potrà visitare la mostra “Donna dalla testa ai piedi: il ritratto femminile nella pittura vigezzina”. Le sale del Vecchio Municipio, infatti, ospiteranno anche durante la kermesse culturale la mostra dedicata alla ritrattistica femminile, uno dei due filoni figurativi nei quali la pittura vigezzina si è meglio espressa. Un percorso particolarmente avvincente, con esiti sublimi, nei quadri che ritraggono le donne: ora vezzose, ora un po' scarmigliate, stanche, alcune giovanissime e piene di vita e speranza, altre in età avanzata, con i segni che la vita inevitabilmente lascia sulla faccia di chi non si risparmia. Una mostra imperdibile, che aggiunge un nuovo tassello alla conoscenza della pittura vigezzina, una mostra tutta al femminile, rivolta, però, a tutta la famiglia: i quadri, gli abiti, gli accessori, i gioielli potranno ammaliare le signore e intrigare gli uomini, i vestiti con i quali i bambini potranno abbigliarsi e fotografarsi costituiranno per loro e i loro genitori un gioco divertente... Tutti insieme potranno votare "Miss Mostra", l'opera più bella presente in sala. L'obiettivo è fornire uno strumento di conoscenza divertendo il visitatore, lasciandogli un ricordo speciale. Aperta ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19. Ingresso € 2, metà prezzo per over 65 e giovani.
***

A inaugurare la quinta edizione un'anteprima dedicata alla storia del libro e alla musica. Alle ore 17.00 di sabato 19 agosto si terrà un inedito incontro con Raimondo Caliari, “hobbista della carta”: fin da ragazzo ha sempre avuto passione e cura per i libri e appena "liberato" dagli impegni di lavoro, grazie ad alcuni percorsi formativi, ha appreso quegli stessi insegnamenti che, da un decennio circa, cerca di trasferire in alcuni corsi base che passano in rassegna tutte le fasi della creazione di un libro partendo dal semplice foglio di carta. Per inaugurare Sentieri e Pensieri, dunque, Raimondo Caliari terrà un incontro pubblico davvero coinvolgente: si spazierà dai supporti della scrittura (papiro, seta, cuoio/pergamena) alle incisioni rupestri, simboli di quella necessità di comunicare che l'uomo ha sempre avvertito; dalla nascita dei primi codex romani, a tutta la terminologia latina di cui siamo debitori, dal fenomeno del monachesimo, inteso come centro di produzione e conservazione della cultura, al rifiorire degli studi umanistici, fino al cuore dell'incontro dedicato all'invenzione della carta e della stampa a caratteri mobili con un giusto tributo a Gutenberg. A seguire, la giornata inaugurale si chiuderà con un'affermata formazione jazz, il “Tiziana Coco Trio”, nell'ambito della rassegna Musica da bere, che si esibirà alle ore 21 di sabato 19 agosto presso la Sala della Musica del Teatro Comunale di Santa Maria Maggiore.

Di seguito il programma dettagliato:
domenica 20 agosto: la scrittrice Cristina Caboni presenta il suo libro “Il giardino dei fiori segreti” Ed. Garzanti in finale al Premio Bancarella con la giornalista e collaboratrice de IlLibraio.it, Alessia Liparoti (ore 18); a seguire l'atteso ritorno di Giuseppe Culicchia con un reading dedicato al suo ultimo libro “Essere Nanni Moretti” Ed. Mondadori (ore 21).
lunedì 21 agosto: lo scrittore e storico Benito Mazzi presenta il suo ultimo libro “La banda del lupo” Ed. Il Rosso e il Blu, in dialogo con il giornalista, scrittore e Direttore Artistico di Sentieri e Pensieri, Bruno Gambarotta (ore 18); a seguire lo scrittore e libraio Alessandro Barbaglia presenta il suo ultimo libro in finale al Premio Bancarella “La locanda dell'ultima solitudine” Ed. Mondadori, in un reading con l'accompagnamento musicale eseguito dell'Orchestrina della Locanda dell'Ultima Solitudine (ore 21).
 martedì 22 agosto: i due celebri giornalisti sportivi Darwin Pastorin e Paolo Viberti presentano i loro ultimi libri “Lettere a un giovane calciatore” Ed. Chiarelettere “I dannati del pedale” Ed. Ediciclo (ore 18).
mercoledì 23 agosto: lo scrittore Andrea Vitali presenta il suo ultimo libro “A cantare fu il cane” Ed. Garzanti (ore 18); a seguire l'imprenditore e patron di Eataly, Oscar Farinetti, presenta il suo ultimo libro “Ricordiamoci il futuro” Ed. Feltrinelli con la giornalista Monica Viani (ore 21).
giovedì 24 agosto: la scrittrice Masal Pas Bagdadi presenta il suo ultimo libro “Il tempo della solitudine” Ed. Bompiani (ore 18); il giornalista Domenico Quirico presenta il suo ultimo libro “Ombre dal fondo” Ed. Neri Pozza con un film di Paola Piacenza (ore 21).
venerdì 25 agosto: l'alpinista e scrittore Mauro Corona e il musicista Luigi Maieron presentano il loro ultimo libro “Quasi niente” Ed. Chiarelettere in un incontro tra musica,ricordi e suggestioni (ore 18); a seguire il finale di Sentieri e Pensieri, serata a cura del CAI Valle Vigezzo, con il meteorologo Luca Mercalli in dialogo con Raffaele Marini - “Micro e Macro: dai microclimi del Lago Maggiore e della Val Grande al clima del pianeta" (ore 20.45 Teatro Comunale).



I PROTAGONISTI DI SENTIERI E PENSIERI
Piazza Risorgimento e Teatro Comunale
Domenica 20 agosto
Ore 18 – Piazza Risorgimento
Presentazione del libro Il g iardino dei fiori segreti (Garzanti) Finalista Premio Bancarella 2017 di
Cristina Caboni con la giornalista e collaboratrice de IlLibraio.it Alessia Liparoti
Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. Appassionata coltivatrice di rose, studia da tempo il mondo delle essenze e delle fragranze naturali. Il giardino dei fiori segreti è il suo terzo romanzo, finalista del Premio Bancarella 2017.

Il giardino dei fiori segreti (Garzanti)
Londra, Chelsea Flower, la più grande mostra di fiori del mondo. Sotto gli archi carichi di rose e tra le composizioni di papaveri e margherite, Iris Donati si sente felice. I fiori e le piante per lei sono un riparo, in mezzo a loro si sente a casa. Una casa vera, come quella che non ha mai avuto, perché fin da piccola ha vissuto in giro per il mondo sola con il padre. Mentre si china per osservare meglio le screziature di una peonia, Iris rimane paralizzata. Di fronte a lei si trovano due occhi. Uguali ai suoi. Gli stessi capelli castani. Lo stesso viso. La ragazza che le è di fronte è identica a lei in tutto e per tutto. Viola è il suo nome. Anche lei ama i fiori e i suoi bouquet sono i più ricercati di Londra. Tutte le certezze di Iris crollano in un istante. Quella ragazza è la sua sorella gemella. Sono state divise da piccolissime, e per vent’anni nessuna delle due ha mai saputo dell’esistenza dell’altra. Perché? Ora che sono di nuovo riunite Iris e Viola devono scoprirlo. Il segreto si nasconde in Italia, a Volterra, dove sono nate. In mezzo a sentieri di cipressi e a dolci declivi verdi, sorge un’antica dimora. Una villa imponente circondata da un giardino sconfinato. È qui che i Donati vivono da generazioni. Ed è qui che Giulia Donati, la loro nonna, le aspetta. Deve aiutarle a trovare il sentiero giusto per compiere il loro destino. Perché ogni coppia di gemelle nate nella famiglia deve svolgere il compito che è stato assegnato. La custode del giardino e la guardiana della Rosa dei mille anni. La strada è irta di ostacoli, e ci sono stanze segrete nella villa che nascondono un mistero. E niente è davvero come sembra fra i cespugli di rose. Solo insieme Iris e Viola potranno affrontare le difficoltà. Il giardino è la risposta. Perché è attraverso le spine che nasce il cuore più prezioso.
Ore 21.00 – Piazza Risorgimento
Presentazione del libro Essere Nanni Moretti (Mondadori) con un reading dell'autore Giuseppe Culicchia .
Giuseppe Culicchia (Torino, 1965),ex libraio, è figlio di un barbiere siciliano e di un'operaia piemontese. Ha pubblicato 24 libri con i maggiori editori italiani ed è tradotto in dieci lingue. Dal suo long seller Tutti giù per terra, ristampato da oltre vent'anni, presente nelle antologie scolastiche e incluso da Mondadori nella collana 900 Italiano, è stato tratto l'omonimo film. Il suo Torino è casa mia è il titolo di maggiore successo della collana Contromano di Laterza. Di Einaudi il recente Mi sono perso in un luogo comune. Tra gli altri titoli pubblicati: Il paese delle meraviglie (2004),Brucia la città (2009),Sicilia, o cara (2010),Venere in metrò (2012),E così vorresti fare lo scrittore (2013). Ha tradotto tra gli altri Mark Twain, Francis Scott Fitzgerald e Bret Easton Ellis.
Essere Nanni Moretti (Mondadori)
Cosa fareste se un giorno, facendovi crescere la barba, scopriste che siete il sosia perfetto di uno dei più importanti registi italiani di tutti i tempi? Prima di rivelare come si comporta il protagonista di questa storia, è necessario fare un passo indietro. Bruno Bruni è uno scrittore di nicchia. Ha esordito come poeta, poi – su consiglio del suo agente – si è dedicato alla narrativa, senza mai sfondare. Ma non si dà per vinto, e, mentre per vivere traduce opere di fantascienza cyber-punk, cerca di scrivere il Grande Romanzo Italiano, quello che farà scattare l'agognato passaparola e correrà allo Strega, quello che tutti – editori, critici e lettori – stanno aspettando. Ma più ci prova più si allontana dalla meta e si deprime davanti al foglio bianco. La sola consolazione nella vita di Bruno è Selvaggia: una ragazza d'oro, che fa la pole dancer in un locale notturno,che è libera e schietta quanto il suo nome. E che continua ad amarlo e a credere in lui ostinatamente. Fino a quando viene licenziata e la situazione si fa ancora più preoccupante. È qui che Bruno si lascia andare e si fa crescere la barba. Gli basta una giornata per rendersi conto che al supermercato, per strada, al ristorante,in palestra, tutti lo scambiano per Nanni Moretti. Sarà Selvaggia a convincerlo a sfruttare le doti da imitatore che ha fin da bambino, a studiare la biografia e l'eloquio del regista e a trasformarsi in un suo clone. Spacciandosi per Moretti e la sua assistente, i due cominciano a girare l'Italia approfittando dell'ospitalità generosamente offerta da sindaci e organizzatori di festival, che non vedono l'ora di far assaggiare loro i piatti tipici del territorio, intrattenerli con gli avvincenti racconti della storia locale e proporsi per una particina nel nuovo film del maestro. Bruno inizia a sentirsi sempre più a suo agio nei panni di Nanni Moretti, ed è sull'orlo di una crisi identitaria che rischia di compromettere i suoi grandi progetti narrativi, quando alla coppia si presenta un'occasione irrinunciabile: un invito alla Mostra del Cinema di Venezia. Essere Nanni Moretti è una lucida ed esilarante satira dei vizi e delle distorsioni dell'industria culturale italiana di questi anni. È una riflessione lieve ma penetrante sull'identità, le aspirazioni, l'ammirazione, l'invidia e l'accettazione di sé. E, infine, è il racconto della vicenda di due irresistibili sconfitti, un po' imbroglioni un po' sognatori, di cui è impossibile non innamorarsi.
Lunedì 21 agosto
Ore 18 – Piazza Risorgimento
Presentazione del libro “La banda del Lupo” (Il Rosso e il Blu) di Benito Mazzi con il Direttore Artistico di Sentieri e Pensieri Bruno Gambarotta
Benito Mazzi, vincitore e finalista di importanti premi letterari fra i quali Selezione Premio Strega, Biella Letteratura (con Umberto Eco, Giorgio Bocca ed Edmondo Berselli),Coni, Bancarella Sport, Cesare Pavese, Gambrinus Mazzotti e Itas per la montagna, Ipotesi Cinema Piemonte (alla carriera),ha scritto oltre sessanta libri. È stato tradotto in una decina di Paesi europei e negli Stati Uniti. Da suoi libri sono state tratte riduzioni teatrali, documentari e mini fiction, fra le quali “Malabrocca, la maglia nera” vincitrice nel 2008 del Festival internazionale del Cinema Nuovo. Il suo volume “Almeno questanno fammi promosso”, pubblicato da Rizzoli con presentazione di Gaetano Afeltra, è stato inserito nella collana “La Biblioteca del Corriere della sera”. Ha diretto per 30 anni il settimanale Eco Risveglio dell’Ossola.
La banda del Lupo – Storia di sangue e di bricolle (Il Rosso e Il Blu)
Nel 1972 la Lanterna Blu, bar ristorante fra Santa Maria Maggiore e Druogno nell’ossolana Valle Vigezzo,irruppe fragorosmente nei meandri della cronaca nera per un evento sconvolgente: nella notte tra il 4 e il 5 Giugno il piazzale del bar fu teatro di uno dei più efferati omicidi che l'Ossola ricordi.  ll crimine, originato da vecchia ruggine tra contrabbandieri, è rimasto nella memoria come il “delitto della scure”. Non vi fu l’assalto di giornali e televisioni; per il semplice fatto che la valle rimase assolutamente muta, come i famigliari della vittima, che anteposero a ogni rivalsa o dichiarazione il silenzio del loro composto dolore. A 45 anni di distanza, l'autore dell’insano gesto, Domenico Minoletti detto “Lupo”, ha avvertito il bisogno di raccontare quel tragico evento e il travaglio della sua vita a Benito Mazzi che ne ha tratto questo libro intenso, la cui prefazione è a cura di Bruno Gambarotta.
Ore 21 – Piazza Risorgimento
Presentazione del libro “La locanda dell'ultima solitudine” (Mondadori) Finalista Premio  Bancarella 2017 – Reading con l'autore Alessandro Barbaglia e l'accompagnamento musicale eseguito dell'Orchestrina della Locanda dell'Ultima Solitudine.
Alessandro Barbaglia, poeta e libraio, ha trentacinque anni e vive a Novara. Con una scrittura lieve e pervasa di poesia, tra giochi linguistici, pennellate surreali e grande tenerezza, Alessandro Barbaglia arriva in libreria con il suo primo romanzo “La locanda dell’ultima solitudine”, Finalista al Premio Bancarella 2017, dove ci racconta una splendida e unica storia d’amore.
La locanda dell'ultima solitudine (Mondadori)
Libero e Viola si stanno cercando. Ancora non si conoscono, ma questo è solo un dettaglio... Nel 2007 Libero ha prenotato un tavolo alla Locanda dell’Ultima Solitudine, per dieci anni dopo. Ed è certo che, lì e solo lì, in quella locanda tutta di legno arroccata sul mare, la sua vita cambierà. L’importante è saper aspettare, ed essere certi che “se qualcosa nella vita non arriva è perché non l’hai aspettato abbastanza, non perché sia sbagliato aspettarlo”. Anche Viola aspetta: la forza di andarsene. Bisogno, il minuscolo paese in cui abita da sola con la madre dopo che il padre è misteriosamente scomparso, le sta stretto, e il desiderio di nuovi orizzonti si fa prepotente. Intanto però il lavoro non le manca, la collina di Bisogno è costellata di fiori scordati e le donne della famiglia di Viola, che portano tutte un nome floreale, si tramandano da generazioni il compito di accordarli, perché un fiore scordato è triste come un ricordo appassito. Libero vive invece in una grande città, in una casa con le pareti dipinte di blu, quasi del tutto vuota. Tranne che per un baule: imponente, bianco. Un baule che sembra un forziere, e che in effetti custodisce un tesoro, la mappa che consente di seguire i propri sogni. Quei sogni che, secondo l’insegnamento della nonna di Viola, vanno seminati d’inverno. Perché se resistono al gelo e al vento, in primavera sbocciano splendidi e forti. Ed è allora che bisogna accordarli, perché i sogni bisogna sempre curarli, senza abbandonarli mai. Libero e Viola cercano ognuno il proprio posto nel mondo, e nel farlo si sfiorano, come due isole lontane che per l’istante di un’onda si trovano dentro lo stesso azzurro. E che sia il mare o il cielo non importa. La Locanda dell’Ultima Solitudine sorge proprio dove il cielo bacia il mare e lo scoglio gioca a dividerli. La Locanda dell’Ultima Solitudine sta dove il destino scrive le sue storie. Chi non ha fretta di arrivarci, una volta lì può leggerle. Come fossero vita. Come fossero morte. Come fossero amore.
Martedì 22 agosto
Ore 18 – Piazza Risorgimento
Darwin Pastorin e Paolo Viberti presentano i loro ultimi libri “Lettere a un giovane calciatore”
(Chiarelettere) “I dannati del pedale” (Ediciclo) .
Darwin Pastorin (classe 1955, italo-brasiliano come José Altafini e Angelo Sormani),ex centravanti. Epico un suo gol, con la maglia della Rappresentativa del V Liceo Scientifico di Torino, nella sfida con i professori (stagione 1973-74). Fece un provino con la Juventus, 1967, realizzò una rete, ma venne scartato. Fu tra i primi convocati della Nazionale Scrittori “Osvaldo Soriano Football Club” (2001). Il centravanti Pietro Anastasi, il fantasista Giovanni Arpino e l’eclettico Vladimiro Caminiti i suoi idoli. Considera Maradona uno dei più grandi poeti del Novecento e Eduardo Galeano uno dei più tenaci difensori della dignità dei poveri e degli emarginati dell’America Latina. Oggi fa il giornalista e, a volte, come in questo caso, lo scrittore.
Paolo Viberti, torinese, classe 1956, 35 anni a Tuttosport, un palmares visivo ed emotivo di nove Olimpiadi, 30 Giri d'Italia, 17 Tour de France, innumerevoli Mondiali o Europei di ciclismo, basket, sci, fondo, slittino, baseball. Innamorato della bici, ha scalato da solo tutte le vette di Giro e Tour. Ha scritto quattro libri per la Sei: L'Ultimo Avversario, Coppi Segreto, Storia delle Olimpiadi e Storia delle Olimpiadi invernali; quindi un romanzo psicologico dal titolo L'inconscio di Coppi, per Bradipolibri.
Lettera a un giovane calciatore (Chiarelettere)
“Ti vedo a centrocampo, i capelli arruffati alla Maradona, prendi la palla e detti il passaggio, indichi al compagno quale zona coprire, contrasti con decisione un avversario pronto al contropiede. E mi chiedo: perché, durante la mia carriera, non sono mai tornato sui campi a torto chiamati minori, a raccontare di voi e dei vostri sogni?”
Questo è un libro per chiunque ami davvero il calcio, un’elegia trascinante composta di ricordi, emozioni, volti e movenze di campioni, miti e meteore, stelle cadute troppo in fretta e tragedie che fanno ancora sospirare, partite indimenticabili, clamorosi autogol, rigori sbagliati, carriere in panchina, sconfitte che mai avresti immaginato e vittorie che non puoi dimenticare. Tutto questo è il calcio secondo Darwin Pastorin, cronista sportivo di razza, una vita in tribuna stampa. I soldi hanno preso il sopravvento sull’epica? La legge del marketing ha sotterrato la poetica del dribbling? Ai massimi livelli, dietro una patina scintillante, si nascondono scandali, palate di soldi, personaggi ambigui, razzismo, violenze. Allora non resta che abbandonare gli stadi faraonici e tornare nei campetti di pietre e polvere, negli oratori dove, ogni giorno, si ripete lo stesso rito laico, la festa del pallone. Dove anche i grandi tornano bambini. Dove il calcio sarà, sempre e per sempre, una meravigliosa, irresistibile, grottesca, sorprendente metafora della vita. Chiudono il libro le Liste (sentimentali) per amanti del calcio: le partite più belle, i portieri più forti, i fenomeni del gol, i personaggi Mundial…
I dannati del pedale (Ediciclo)
In questo libro non si raccontano solo le epopee e i drammi di Coppi e di Pantani, ma anche le follie amorose di Anquetil, le astinenze sessuali di Adorni, i drammi di Fignon e di Gaul, le tragedie di Bobet e di Simpson, degli spagnoli Ocana e Jimenez; e ancora il mistero di Baldini, le esagerazioni di Binda, gli stratagemmi di Guerra, le iniezioni di Defilippis, il falso doping di Merckx, le stravaganze della maglia nera Zanoni, l'eclettismo di Girardengo, la pertinacia di Bartali, la sfrontatezza dell'ultimo dei grandissimi, Hinault. E l'impareggiabile filosofia di Martini o le disavventure fisiologiche in corsa dell'attuale ct Davide Cassani. Ciclisti folli, romantici, coraggiosi, inquieti. Ciclisti che si pongono domande e obiettivi, animati da una passione che a volte sconfina nell'ossessione. Eroi dannati del pedale che hanno reso il ciclismo uno sport unico perché totale, esagerato, straordinariamente emotivo.
Mercoledì 23 agosto
Ore 18 – Piazza Risorgimento
Presentazione del libro “A cantare fu il cane” (Garzanti) di Andrea Vitali .
Andrea Vitali è nato a Bellano, sul lago di Como, nel 1956. Medico di professione, ha esordito come scrittore nel 1989 con il romanzo Il procuratore. Approdato alla Garzanti nel 2003 con Una finestra vistalago, ha continuato a riscuotere ampio consenso di pubblico e di critica con i romanzi che si sono succeduti, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti, ottenendo, tra gli altri, il premio Bancarella nel 2006 (La figlia del podestà),il premio Ernest Hemingway nel 2008 (La modista),il premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, il premio Campiello sezione giuria dei letterati nel 2009, quando è stato anche finalista del premio Strega (Almeno il cappello),il premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio dei lettori, nel 2011 (Olive comprese). Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l’opera omnia e nel 2015 il premio De Sica.
A cantare fu il cane (Garzanti)
La quiete della notte tra il 16 e il 17 luglio 1937 viene turbata a Bellano da un grido di donna. Trattasi di Emerita Diachini in Panicarli, che urla «Al ladro! Al ladro!» perché ha visto un’ombra sospetta muoversi tra i muri di via Manzoni. E in effetti un balordo viene poi rocambolescamente acciuffato dalla guardia notturna Romeo Giudici. È Serafino Caiazzi, noto alle cronache del paese per altri piccoli reati finiti in niente soprattutto per le sue incapacità criminali. Chiaro che il ladro è lui, chi altri? Ma al maresciallo Maccadò servono prove, mica bastano le voci di contrada e la fama scalcinata del presunto reo. Ergo, scattano le indagini. Prima cosa, interrogare l’Emerita. Già, una parola, perché la donna spesso non risponde al suono del campanello di casa, mentre invece è molto attivo il suo cane, un bastardino ringhioso e aggressivo che si attacca ai polpacci di qualunque estraneo. E il Maccadò, dei cani, ha una fifa barbina.A cantare fu il cane ci offre una delle storie più riuscite di Andrea Vitali. I misteri e le tresche di paese, gli affanni dei carabinieri e le voci che si diffondono incontrollate e senza posa, come le onde del lago,inebriate e golose di ogni curiosità, come quella della principessa eritrea Omosupe, illusionista ed escapologa, principale attrazione del circo Astra per le sue performance, ma soprattutto per il suo ombelico scandalosamente messo in mostra. E per la quale, così si dice, ha perso la testa un giovanotto scomparso da
casa…
Ore 21 – Piazza Risorgimento
Presentazione del libro “Ricordiamoci il futuro” (Feltrinelli) di Oscar Farinetti con la giornalista Monica Viani.
Natale Oscar Farinetti, detto Oscar, è un imprenditore. Nato ad Alba, capitale delle Langhe, nel 1954, incomincia nel 1978 a lavorare con il padre nel supermercato Unieuro. A metà degli anni ottanta, trasforma Unieuro in centri specializzati in elettronica di consumo. Nel 2002 vende la catena Unieuro per tornare alla tradizione di famiglia, il cibo. Fonda Eataly, che oggi è la più importante realtà mondiale per l’alta qualità enogastronomica italiana. Ha scritto Coccodè (Giunti, 2009),7 mosse per l’Italia (Giunti, 2011),Storie di coraggio (Mondadori, 2013),Mangia con il pane (Mondadori, 2015) e, con Feltrinelli, Nel Blu (2015).
Ricordiamoci il futuro (Feltrinelli)
Il fondatore di Eataly torna sui grandi temi che gli stanno a cuore: in primis quelli della biodiversità e dell’eccellenza italiana nel campo agroalimentare. Lo fa con pagine che richiamano la forma delle operette morali, racconti in cui personaggi spesso appartenenti a epoche diverse – da Noè a Fabio Brescacin di NaturaSì, da Plinio il Vecchio a Tonino Guerra, da Hemingway ad Alice, “acciuga filosofa” – dialogano sulla scoperta del fuoco, ripercorrono la storia dell’agricoltura, raccontano la storia del vino, della birra, dell’olio e quella della pesca, si interrogano sul rapporto fra gli uomini e gli animali e provano a immaginare un futuro sostenibile. Farinetti condensa queste storie millenarie in sei brevi racconti vivi di un umorismo e di una spinta etica che rendono piacevole e appassionante la lettura, sicché pagina dopo pagina, apprendiamo l’origine delle diverse colture e le scoperte che le riguardano, trattate con l’occhio attento e rispettoso di chi crede fermamente nell’innovazione così come nell’importanza della tradizione. Il racconto lungo di chiusura, invece, ci porta nel Rinascimento attraverso il dipinto Il battesimo di Cristo della bottega del Verrocchio. In un ripetuto confronto fra il presente e quel florido passato emerge la necessità di abbandonare le lamentele verso le storture del presente e diventare i primi protagonisti del cambiamento. Chiude il libro un “riassunto” dal Bing Bang ai giorni nostri, una riflessione che ci invita a un modello sociale ed economico basato su un nuovo rapporto con la natura e tra noi uomini, in cui la parola chiave sia “rispetto”.
Giovedì 24 agosto
Ore 18 – Piazza Risorgimento
Presentazione del libro “Il tempo della solitudine” (Bompiani) di Masal Pas Bagdadi.
Masal Pas Bagdadi nasce a Damasco nel 1938 e a soli cinque anni fugge dalla Siria per le persecuzioni antisemite, entrando illegalmente in Palestina. Dopo la lacerante separazione dalla madre e dalla sorella, trascorre gli anni della crescita in un kibbutz e, una volta adulta, si trasferisce in Italia. Psicoterapeuta e scrittrice, ha pubblicato con Franco Angeli molti saggi di psicopedagogia per genitori ed educatori. Da “Chi sono io?” (2006) sono stati tratti una mostra, un programma televisivo sul disegno infantile e l’omonima associazione Onlus, di cui Masal è presidente, che promuove iniziative sulla creatività nell’infanzia. Con Giunti è uscita con “Finché legge non ci separa” e “Dizionario Affettivo Adulto-Bambino Bambino-Adulto”.
Bompiani ha pubblicato la sua autobiografia, “A piedi scalzi nel kibbutz” (2003),“Mamma Miriam” (2013) e “Ho fatto un sogno” (2015). Alcune sue opere sono disponibili anche in ebook su www.vandaepublishing.com.
Il tempo della solitudine (Bompiani)
La memoria degli affetti, l'attesa di una parola buona, l'abbraccio di una persona cara: sono le cose che sostengono gli ospiti della casa di riposo. E più in generale danno a chiunque la forza necessaria per andare avanti in momenti di fragilità, consentendo di uscire dalla solitudine. Masal Pas Bagdadi, con la sensibilità e la delicatezza che la contraddistinguono, racconta le storie degli ospiti di una casa di riposo speciale e al tempo stesso molto simile ad altre: un ''albergo a cinque stelle'' dove gli ospiti vivono sospesi in un tempo non tempo, fatto di memoria del passato ma anche di attese per il rito dello Shabbat e per le visite dei parenti più stretti. L'autrice con amore e senza drammatizzazione ci fa vivere attraverso il racconto di questo mondo (spesso tenuto in disparte e dimenticato) la ricchezza nascosta dei personaggi, il loro calore umano, il loro bisogno di comunicare ed essere ascoltati con attenzione. ''Il tempo della solitudine'' è un libro e al tempo stesso un percorso di conoscenza, affettuoso e onesto, che fa riflettere non solo sul piccolo mondo della casa di riposo ma più generale sull'esistenza di tutti noi, giovani e meno giovani.
Ore 21 – Piazza Risorgimento
Presentazione del libro “Ombre dal fondo” (Neri Pozza) di Domenico Quirico con un film di Paola PiacenzaDomenico Quirico è giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi vent’anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino e, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli. Ha scritto quattro saggi storici per Mondadori (Adua, Squadrone bianco, Generali e Naja) e Primavera araba per Bollati Boringheri. Presso Neri Pozza ha pubblicato Gli Ultimi. La magnifica storia dei vinti e Il paese del male.
Ombre dal fondo (Neri Pozza)
«Il giornalismo è diventato, tragico paradosso, il contrario di quello che vorrei: serve a distogliere il vostro sguardo». Cosí scrive, nelle pagine di questo libro, Domenico Quirico. Confessione intima, condotta attraverso una scrittura impeccabile e le emozionanti immagini del film di Paola Piacenza che accompagna il testo, e da cui è scaturita questa pubblicazione, Ombre dal fondo è la storia di un reporter che ci invita costantemente a non distogliere lo sguardo. Dal fronte russo-ucraino ai luoghi della sua prigionia in Siria, «dove tutto è cominciato e tutto è finito», Quirico ci conduce nel cuore di tenebra della nostra epoca, dove impera, ineliminabile, smisurato, l’orrore della guerra. Un orrore che, attraverso le sue numerose apparizioni e figure, non lascia integro chi lo narra, poiché si insinua come una crepa in chi ha visto in faccia il Male. Tuttavia, è proprio questa crepa che permette di scrivere con autenticità, e di ricondurre il giornalismo a quella che dovrebbe sempre essere la sua più profonda natura: la narrazione quotidiana della «condizione umana». Reporter e filmmaker, nello staff del settimanale del Corriere della Sera, Io donna, Paola Piacenza scrive di cinema, cultura ed esteri. È autrice di documentari che hanno esplorato il tema della frontiera, The Land of Jerry Cans (2009),girato al confine tra Iran e Iraq, In nessuna lingua del mondo (2011),tra Baltico e Balcani e In uno stato libero (2012) nel sud della Tunisia, lungo la frontiera libica. Collabora con RaiRadio3, alla trasmissione Piazza Verdi.
Venerdì 25 agosto
Ore 18 – Piazza Risorgimento
Presentazione del libro “Quasi niente” (Chiarelettere) di Mauro Corona e Luigi Maieron .
Mauro Corona è nato a Erto (Pordenone) nel 1950. È autore di Il volo della martora, Le voci del bosco, Finché il cuculo canta, Nel legno e nella pietra, Aspro e dolce, L’ombra del bastone, Vajont: quelli del dopo, I fantasmi di pietra, Cani, camosci, cuculi (e un corvo),Storia di Neve, Il canto delle manére, La fine del mondo storto (premio Bancarella 2011),La ballata della donna ertana, Come sasso nella corrente, Venti racconti allegri e uno triste, Guida poco che devi bere: manuale a uso dei giovani per imparare a bere, La voce degli uomini freddi (finalista premio Campiello 2014),Una lacrima color turchese, I misteri della montagna, Favola in bianco e nero, La via del sole e delle raccolte di fiabe Storie del bosco antico e Torneranno le quattro stagioni, editi da Mondadori. Ha pubblicato anche La casa dei sette ponti (Feltrinelli 2012) e Confessioni ultime (Chiarelettere 2013).
Luigi Maieron è nato a Cercivento (Udine) nel 1954. Dal nonno e dalla madre ha ereditato la passione per la musica, iniziando a suonare fin da bambino nella sua Carnia. Ha vinto tre edizioni del Festival del canto friulano (1993, 1995, 2012) e il premio Friùl (1997). Ha avviato una collaborazione artistica con Mauro Corona e Toni Capuozzo con lo spettacolo Tre uomini di parola. Nel 2002 ha pubblicato l’album Si Vîf,prodotto da Massimo Bubola, ottenendo un ottimo successo di critica e collocandosi al secondo posto al premio Tenco. Il suo album più recente s’intitola Vino, tabacco e cielo (2011). Su “la Repubblica” Gianni Mura ha definito Maieron “un albero che ha il dono della parola”.
Quasi niente (Chiarelettere)
Quasi niente ha il sapore antico delle storie narrate un tempo davanti al focolare. Storie che intrattenevano liberando sapienze semplici ed essenziali, di cui oggi si sente la mancanza. In quest’epoca frenetica dominata dai miti del successo, della vittoria a ogni costo e dell’arricchimento, Corona e Maieron portano un contributo diverso e spiazzante. Parlano di sconfitta, fragilità, desiderio, pace interiore, lealtà, radici, silenzio, senso del limite, amore, rievocando personaggi leggendari come Anna, Silvio, Menin, Tituta, Tacus, Orlandin, Cecilia, Tin, il trio Pakai e molti altri. Uomini e donne che non hanno trovato spazio nei libri di storia ma hanno saputo lasciare un messaggio illuminante, che può trasformare le nostre vite. “Filosofastri” le cui minute sapienze tramandano la memoria di chi vive nelle piccole valli, dove non nevica firmato e ci si può chiamare da una costa all’altra.
Questo libro ha un precedente nella voce. Nasce dall’incontro tra due grandi amici che, in una conversazione appassionata e godibilissima, alternano delicatamente storie, aneddoti, riflessioni e citazioni regalandoci un piccolo e prezioso gioiello. Una filosofia minima e pratica che al linguaggio gridato preferisce l’arte di sussurrare, in cui l’etica del fare ha sempre la meglio sull’estetica dell’apparire. Una filosofia che proviene da un passato rievocato senza nostalgie. Un tempo in cui i valori erano vissuti concretamente non per moralismo ma perché aiutavano a stare meglio.
Quasi niente è l’ultima traccia di un mondo ben diverso da quello in cui viviamo oggi. Un mondo duro, feroce, ma che ha ancora molto da insegnarci.
Ore 20.45 – Teatro Comunale
Incontro con Luca Mercall i – “Micro e Macro: dai microclimi del Lago Maggiore e della Val Grande al clima del pianeta” in dialogo con Raffaele Marini
Serata a cura del CAI Valle Vigezzo

Luca Mercalli (Torino, 1966),climatologo, direttore della rivista Nimbus, presiede la Società Meteorologica Italiana, associazione nazionale fondata nel 1865. Si occupa di ricerca su climi e ghiacciai alpini, insegna sostenibilità in scuole e università in Italia, Svizzera e Francia e la pratica in prima persona, vivendo in una casa a energia solare, viaggiando in auto elettrica e coltivando l'orto. Per RAI3 ha lavorato a "Che tempo che fa", "Scala Mercalli" e "TGMontagne". Editorialista per La Stampa, scrive anche su Donna Moderna e Gardenia; ha al suo attivo migliaia di articoli e oltre 1600 conferenze, voce innovativa nella comunicazione ambientale. Tra i suoi libri: Filosofia delle nuvole, Che tempo che farà, Viaggi nel tempo che fa, Prepariamoci, Clima bene comune, Il mio orto tra cielo e terra.
“Micro e Macro: dai microclimi del Lago Maggiore e della Val Grande al clima del pianeta”
Luca Mercalli condurrà il pubblico in una serata dedicata alla presa di coscienza del fenomeno dei cambiamenti climatici che stanno rivoluzionando il rapporto tra uomo e ambiente. Partirà dalla specificità del cosiddetto clima insubrico, ovvero quel particolare microclima che si sviluppa sul Lago Maggiore e all'interno della Val Grande per aprire gli orizzonti di conoscenza e consapevolezza verso i possibili futuri cambiamenti climatici. Santa Maria Maggiore è parte del Parco Nazionale della Val Grande, l'area wilderness più ampia d'Europa, e Mercalli indagherà anche le sfaccettature climatiche ed ambientali di queste montagne selvagge. Da questi presupposti si cercherà di capire, attraverso l'esperienza decennale di Mercalli, se nel futuro sono razionalmente prevedibili mutamenti significativi anche sui particolari climi che contraddistinguono questa porzione di arco alpino piemontese.

Info:
Sentieri e Pensieri è online su www.santamariamaggiore.info/sentieri e sulla fanpage ufficiale di Santa Maria Maggiore: www.facebook.com/santamariamaggiore turismo.
Per informazioni – Ufficio Turismo e Cultura - Santa Maria Maggiore: 0324 95091 – 0324 94213 –info@santamariamaggiore.info

L'evento è realizzato dal Comune di Santa Maria Maggiore.
Con il patrocinio della Regione Piemonte
Con il contributo e la collaborazione de Il Circolo dei Lettori di Torino
Partner organizzativiCAI Valle Vigezzo – Parco Nazionale della Val Grande
Partner tecniciConcessionaria Ford Bel Car – Arredamenti Franzini
(C.S.)

Nessun commento:

Posta un commento