martedì 25 dicembre 2012

Herat (Afghanistan): "Il mio Natale in Afghanistan con il cuore in Ossola"


Caporal maggiore alpini G.Bottagisio
 Greta Bottagisio, caporal maggiore scelto della Brigata Alpina Taurinense è impegnata nella missione a Herat

In Afghanistan Natale e Capodanno non vengono festeggiati, perché siamo in un Paese islamico che usa un calendario diverso. Ma nella base italiana di Herat ci sono già da diversi giorni molti presepi e anche qualche albero natalizio, anche se il 24 e il 25 saranno giornate come le altre, dedicate alle operazioni al fianco delle forze di sicurezza afghane in un’area grande come tutta l’Italia del Nord. Le mie giornate, in particolare, saranno diverse dal solito perché avremo sicuramente visite istituzionali dall’Italia che ci porteranno gli auguri dei nostri connazionali lontani.

Io mi occupo proprio di organizzare le visite delle personalità e delle delegazioni italiane e internazionali presso il comando Nato responsabile per l’Afghanistan occidentale. La struttura è guidata dal generale Dario Ranieri, che comanda circa 3.000 militari italiani di tutte le forze armate, 1.200 dei quali sono alpini della Brigata Taurinense. Le visite sono numerose e molto articolate e prevedono spesso diverse tappe in elicottero nelle varie basi italiane. Recentemente abbiamo avuto il ministro della Giustizia e poi quello della Difesa.
 
L’esperienza della missione è intensa ed è un continuo confronto con se stessi e con la distanza dagli affetti, anche se cresce un certo orgoglio interiore, specie dell’essere alpini.

Ripensando all’Ossola, riaffiorano i Natali con i concerti con la Fanfara alpina ossolana e la banda del mio paese, Bannio Anzino, in Valle Anzasca. Io suonavo il sax baritono, strumento con cui ho fatto parte per due anni anche nella Fanfara della Taurinense, con la quale mi sono esibita in tutta Italia.

Qui a Herat l’ambiente è internazionale: ci sono soldati americani, spagnoli e sloveni e nel tempo libero è piacevole scambiare quattro chiacchiere con loro oppure andare in palestra. Stando qui a Herat, si percepisce il cambiamento in corso in Afghanistan, con gli afghani che stanno gradualmente sempre di più assumendo la responsabilità del loro Paese.


L’augurio più importante va al popolo afghano, perché anche l’anno prossimo continui nell’impegno del cambiamento in meglio della propria terra, e poi a tutti gli ossolani e ai bambini di tutta Italia che ci hanno mandato tantissimi disegni per augurarci buone feste in Afghanistan.

Greta Bottagisio

Caporal maggiore scelto Brigata Alpina Taurinense

da http://edizioni.lastampa.it/vco/articolo/lstp/28509/

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