mercoledì 13 gennaio 2016

Sotto un cielo terso, tanto dolore. A Montescheno una marea di gente per l'addio a Manuel e Davide

Era sereno il cielo sopra Montescheno oggi. Un cielo terso sotto il quale in tanti hanno salutato Manuel Tarovo e Davide Battro, i due ragazzi morti sabato travolti da una valanga sulle montagne svizzere del Sempione. Un addio intenso, profondo che ha raccolto attorno alle famiglie dei due giovani il conforto di amici, parenti, conoscenti ma soprattutto di quel mondo giovanile che ruotava attorno a Manuel e Davide, il primo di 25, il secondo di 20 anni. 
 
Certo Montescheno non ha mai visto tanta gente così tra le sue vie, le sue piazza, nella sua chiesa. Montescheno non ha mai patito tanto dolore come quello che ha segnato una comunità che oggi ha dato prova di unione e partecipazione. Per consentire a tutti di partecipare ai funerali ed evitare che il paese restasse bloccato sono stati istituiti dei servizi navetta da Cresti ma molti sono anche saliti in paese a piedi, proprio lasciando le auto nella frazione bassa.
 
Alle 14 alla Società Operaia c'era una marea di persone. Società Operaia che aveva accolto le salme dei ragazzi, rientrate dalla Svizzera ieri a mezzogiorno. Il corteo funebre si è mosso lentamente scendendo lungo la strada e raggiungendo una chiesa già strapiena. Corteo preceduto da alcuni sindaci e dal presidente della Provincia, Stefano Costa. Poi i gonfaloni di tutte le associazioni del paese, le divise degli Aib e della protezione Civile ma anche quelle del Fomarco calcio, dove gioca Eric, il fratello più giovane di Davide Battro. C'erano anche i cacciatori, il soccorso alpino, le ragazze della squadra di pallavolo di Villadossola. A portare le bare dei due ragazzi gli amici, che con loro avevano condiviso i momenti di gioia e spensieratezza che abitualmente riempiono il mondo dei giovani. Poi, la messa, celebrata da don Luigi Tramonti, don Massimo Bottarel, don Alberto Andrini e don Luigi Preioni. Il vescovo ha voluto essere vicino alle famiglie con una lettera. Alla fine della messa le parole del sindaco Dario Ricchi e quelle di un amico di due ragazzi, figli di questa terra di montagna e che proprio in montagna hanno perso la vita.
 
La salme sono stata quindi trasferite a Domodossola per la cremazione, prima della sepoltura.
 
Un giorno triste per Montescheno e la sua valle, un giorno triste per l'Ossola, questo 13 gennaio. Giorno in cui compie gli anni Michele Grossi, di Villadossola, il terzo ragazzo travolto sabato dalla valanga ma salvatosi. Un compleanno che Michele non si scorderà più tutta la vita, come più si scorderà gli amici coi quali era partito felice sabato mattina per una giornata sulla neve, che nessuno avrebbe mai immaginato così funesta.

da http://www.vcoazzurratv.it

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