mercoledì 30 marzo 2016

Locarnese, Vigezzo e Cannobio: ecco la nuova squadra per la promozione del territorio

L’accordo siglato a Malesco: dodici i progetti in cantiere

TERESIO VALSESIA
MALESCO

Una serie di progetti potranno valorizzare il territorio a cavallo del confine nel quadrilatero compreso fra il Locarnese e la Vallemaggia da una parte, e le valli Vigezzo e Cannobina dall’altra. Sono una dozzina di «azioni»: si punta quindi sulla programmazione territoriale condivisa fra le due nazioni. La firma del documento è avvenuta a Malesco. Protagonisti: Giandomenico Albertella, sindaco di Cannobio e presidente dell’Unione montana Lago Maggiore, Enrico Barbazza, primo cittadino di Malesco e presidente dell’Unione montana valle Vigezzo, e Tiziana Zaninelli, presidente dell’Ente sviluppo Locarnese e Vallemaggia. 

Il documento rappresenta lo strumento di base per lo sviluppo. Una prospettiva che sarà percorsa anche attraverso i progetti Interreg che sono finanziati per la parte italiana dalla Comunità europea e per la parte svizzera dal Cantone e dalla Confederazione. 

«La visione strategia deve essere unitaria - dice Tiziana Zaninelli - poiché solo in questo modo si potranno attivare nuove collaborazioni e gestioni condivise sulla mobilità, sulla valorizzazione ambientale, comprese le risorse idriche, e sul paesaggio».  


Aggiungono Albertella e Barbazza: «È una sfida ambiziosa, è un primo passo fondamentale per identificare il comparto transfrontaliero e promuovere il turismo». 

Nel dettaglio i settori di intervento previsti riguardano la definizione di un percorso geologico transfrontaliero lungo la linea Insubrica: dal Ceneri alla Val Grande, passando dal Ghiridone e dalle aree adiacenti che sono previste dal progetto del Parco nazionale del Locarnese. Si tratta di una linea geologica importantissima, nota in tutto il mondo essendo il confine fra la placca europea e quella africana. Poi la valorizzazione della rete dei sentieri, della ferrovia della Centovalli come «Treno dei parchi» e degli impianti di risalita. 

Navigazione e parchi
Nel progetto c’è inoltre la valorizzazione dell’offerta della navigazione sul Lago Maggiore e dei trasporti pubblici su strada (per scopi turistico-ricreativi), la creazione di un corridoio ecologico fra il parco nazionale della Val Grande e l’analogo progetto locarnese, la gestione del bacino idrico della valle Maggia e del lago Maggiore. 

Patrimoni architettonici
Un aspetto innovatore nella collaborazione transfrontaliera è quello relativo alla gestione e alla riqualificazione del patrimonio architettonico e culturale che si trova negli alpeggi, dei rustici e degli edifici residenziali: una ricchezza, questa, eccezionale per qualità e quantità, sull’intero territorio delle Alpi Lepontine. Per questo si intende costituire una rete tra i centri di competenza sul paesaggio.  

da http://www.lastampa.it/

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