martedì 30 aprile 2013

Villadossola, pronta la lista a 5 stelle: "Al lavoro su trasparenza e ambiente"

Lista 5 Stelle a Villadossola
Presentata la squadra: il candidato è Stefano Cittadino, 33 anni, ingegnere informatico

RENATO BALDUCCI

Molti argomenti di politica nazionale, qualche accenno al locale. Così si è presentata la lista del Movimento 5 Stelle che parteciperà alle amministrative di Villadossola, il 26 e 27 maggio. Una «sfilata» che ha visto all’ex cinema Sociale la presenza di un centinaio di persone - molte venute da fori città - impegnate ad ascoltare i parlamentari grillini Davide Crippa e Carlo Martelli. Tra il pubblico anche gli assessori uscenti Sergio Salsi e Fausta De Rosa.

La squadra. Il Movimento è senza dubbio la novità di queste amministrative: con Stefano Cittadino, 33 anni, laureato in ingegneria informatica all’università di Pavia e dipendente Novacoop, una lista composta da villesi e residenti a Domodossola, Beura, Vogogna. Con lui ci saranno Fanny Peloso 32 anni, casalinga; Fausto Nicolussi, 31, elettricista; Cristian Guzzon, 29, operaio; Enrico Serpe, 43, impiegato; Virgilio Falcioni, 34 anni, infermiere; Mirko Minacci, 26, impiegato; Elisa Fiocca, 38, casalinga; Francesca Cuzzilla, 57, pensionata; Gianluca Paratore, 35, autista; Walter Serianni, 34, muratore.

Il programma. «Non faremo alleanze con nessuno» ha detto Cittadino ripetendo un refrain già sentito in Parlamento. Ha parlato di «massima trasparenza e partecipazione per trasformare il municipio in una casa di vetro dove tutti potranno vedere cosa c’è dentro». Una delle novità introdotte sarà «il referendum deliberativo senza quorum, per coinvolgere la gente sulle decisioni importanti e sulle opere sino ad un certo limite di spesa». Cittadino che tirato in ballo la nuova strada di collegamento tra la superstrada, la zona Peep e la cava di Fontanaverde. Criticando il primo progetto, costato 2 milioni e mezzo di euro «con un ponte e un collegamento in costruzione da 15 anni che ha creato debiti che il Comune deve ancora pagare», sulla cava ha evidenziato come «l’amministrazione Sarazzi abbia dato l’autorizzazione alla coltivazione e quella di Bartolucci abbia addirittura raddoppiato l’area di coltivazione, decisioni che portano nella casse comunali solo l’8 per cento se la società riuscirà a trovare sasso da estrarre».

Nessun commento:

Posta un commento