martedì 9 aprile 2013

Calasca, il paese delle centenarie: in tre hanno superato il secolo

Massima Marazza, 102 a dicembre
Lidia Adobati, Massima Marazza e Marina Mezzadonna hanno in tutto 302 anni

TERESIO VALSESIA

Tre donne: 302 anni. E tutte di Calasca Castiglione, in valle Anzasca, che conta poco più di seicento abitanti e che può quindi vantare il record delle centenarie.
Lidia Adobati ha festeggiato il traguardo del secolo il giorno di Pasqua nella frazione di Vigino. «Ma non è la sola che quest’anno raggiunge il secolo», dice Marco Sonzogni, appassionato di storia locale. Nel piccolo villaggio di Barzona, alle porte della val Bianca, Massima Marazza di anni ne compirà 102 essendo nata il 9 dicembre del 1911. La terza centenaria è Martina Mezzadonna, nata il 27 settembre del 1913 a Cresta di Castiglione.

Tre centenarie e tre storie diverse, ma accomunate da una vita di fatiche, tipica del passato di queste montagne. Lidia Adobati è nata a Torino, ma sin da bambina, dopo la morte prematura della mamma, venne affidata a dei parenti a Vigino. «Dormivo con i miei fratelli sopra la stalla e quella sarebbe stata la mia giovinezza, passata negli alpeggi di Macugnaga, della Valle Segnara e della Colma di Castiglione. Un giorno il fulmine colpì la mandria e uccise due mucche, alcune capre, accecò il cane e mi sfiorò tramortendomi, ma sono ancora qui a far polenta». Poi è emigrata in Vallese, dove ha trascorso cinquanta anni: «All’inizio non capivo la lingua e volevo fuggire, ma non sapevo dove». Donne forti, ma umili e semplici. Quando ha compiuto cento anni Massima Marazza è rimasta sorpresa di finire sul giornale «Il Rosa»: era la prima volta che la stampa parlava di lei. Infine Martina Mezzadonna. Da quasi settant’anni si porta nel cuore il dolore per la tragica morte del marito, Martino Panighetti, ucciso dai fascisti il 7 marzo 1945. La stessa banda, una settimana prima, aveva trucidato il parroco di Castiglione, don Giuseppe Rossi.

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