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domenica 7 maggio 2023

L'oratorio di Villadossola e i nuovi campi

 
da LA STAMPA del 7 maggio 2023
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da Eco Risveglio Ossola dell'11 maggio 2023
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da IL POPOLO DELL'OSSOLA del 12 maggio 2023
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dalla Pagina Facebook
"Oratorio San Domenico Savio Villadossola"

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"Oratorio San Domenico Savio Villadossola"


La Redazione

venerdì 6 gennaio 2023

Gianluca Vialli è morto, la famiglia: “Il suo esempio per sempre nei nostri cuori”. Il “grazie” di Andrea Agnelli. La moglie di Mihajlovic: “Sai quante partite lassù”

L’ex centravanti ucciso dal tumore al pancreas. Aveva 58 anni. Da capo delegazione della Nazionale ha vinto l’Europeo giocato nel 2021 dopo quello sfiorato da calciatore nel 1988. Il saluto delle sue squadre. Lutto in Serie A

Ciao campione!

Soltanto pochi giorni fa aveva annunciato la volontà di dimettersi da tutti i suoi impegni professionali per «utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia». Contro quel maledetto tumore che lo inseguiva da anni ormai. Gianluca Vialli alla fine non ce l’ha fatta: è morto a 58 anni. Erano cinque che combatteva contro la malattia. La notizia è rimbalzata nel mondo e i messaggi di cordoglio non si contano. Su tutti, «Capitano per sempre». «Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità», ha scritto la sua famiglia in una nota. «Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori».

da LA STAMPA.IT (Clicca sulla foto e vai all'articolo completo)

lunedì 11 luglio 2022

Calcio, 40 anni dal trionfo a Spagna '82: Italia campione del mondo

Il successo del 1982 ebbe un peso politico eccezionale: il pallone, come la pietra filosofale, trasformò il piombo di quegli anni nell'oro di cui avevamo bisogno per tornare a vivere decorosamente


Quarant'anni dopo ai moschettieri azzurri non ci avrebbe pensato neanche Dumas
. Ci abbiamo pensato noi, italiani - dopo avere ignorato il decennale, il ventennale e il trentennale - per due motivi: il primo, rimpiangere con un alto spirito Paolo Rossi che ci ha lasciato troppo presto, quel Pablito ch'è stato il protagonista del Mundial insieme a Zoff (se Dino non avesse parato quel colpaccio di Oscar saremmo andati tutti a casa); il secondo, far buon uso di una Vittoria messa in banca per gli inevitabili giorni di una depressione che l'Italia non si fa mai mancare. Non a caso il successo del 1982 ebbe un peso politico eccezionale: il pallone, come la pietra filosofale, trasformò il piombo di quegli anni nell'oro di cui avevamo bisogno per tornare a vivere decorosamente. Di lì a poco, infatti, ci fu il boom del Made in Italy: Armani aveva già vestito la Nazionale ("Lo feci per Bearzot" - disse Giorgio), stava esplodendo lo stile Della ValleMontezemolo azzurrava altri sogni mentre Franco Uncini, spinto dall'aria che tirava, diventava campione del mondo della 500. Serve, lo sport, eccome. Pertini lo capì a modo suo, non prenotando celebrazioni per molti impossibili ma aprendo la striminzita lista dei fiduciosi seguaci di Bearzot (quorum ego) dicendo francamente, come usava, "Lasciate lavorare in pace Bearzot, sa quel che fa, è onesto e perbene".

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da https://www.laprovinciacr.it/

La Redazione

giovedì 11 novembre 2021

giovedì 4 novembre 2021

Virtus Villa, 75 anni di storia di calcio villadossolese

COMUNICATO STAMPA

Il libro VIRTUS VILLA 1945-2020 ripercorre la storia della Associazione Sportiva Dilettantistica Virtus Villadossola la società calcistica più longeva dell’Ossola, essendo l’unica rimasta sempre attiva e senza subire fusioni o fallimenti.

Il lungo e prezioso lavoro di ricerca sugli organi di stampa, locali e nazionali, ha permesso all’autore MARCO BARBETTA (cell. 3805168682) di scrivere un’opera esaustiva. Una prima parte, ricca di statistiche riguarda: campi da gioco, maglie e sponsor, tifosi e gadget, partite, derby Villa-Domo, avversari, presidenti, allenatori, giocatori e cannonieri.

La seconda parte racconta ogni campionato disputato, con fotografie, risultati, classifiche, giocatori protagonisti, dirigenti e allenatori, ed è corredata da una scelta di articoli pubblicati dalla stampa.

L’autore e l’editore, vista la quantità delle informazioni fornite ai lettori, sono consapevoli che possano essere rilevati errori, mancanze, imprecisioni, ma confidano nelle segnalazioni degli stessi per effettuare le dovute correzioni in occasione di eventuali ristampe.

La data della presentazione (6 novembre 2021 ore 20.45 alla Fabbrica) è stata scelta perché il 6 novembre 1945 è l’inizio ufficiale dell’attività della Virtus Villa, che disputerà la prima partita, nel campionato di 1° divisione, il 16/12/1945 a Domodossola contro la Juventus Domo. Incontro terminato 0 a 0.

 Villadossola, 20.10.2021


da IL POPOLO DELL'OSSOLA del 29 ottobre 2021
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da Eco Risveglio Ossola del 4 novembre 2021
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da LA STAMPA del 4 novembre 2021
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La Redazione

mercoledì 28 giugno 2017

Addio a Germano Barale, era stato il gregario di Fausto Coppi

Aveva corso otto Giri d’Italia e due Tour de France negli Anni Cinquanta e Sessanta


ARIANNA TOMOLA
VILLADOSSOLA

È morto nella serata di martedì 27 Germano Barale, 81 anni, una figura storica non solo in Ossola del ciclismo. Conosciuto da tutti come Mano, Germano Barale è uno di quei corridori che hanno vissuto il ciclismo epico, fatto di rivalità, grandi amicizie e tanti aneddoti, che a ricordarli a distanza di oltre cinquant’anni mettono un po’ di malinconia, forse la stessa che avvertiva quel giovane contadino quando era in giro per l’Italia negli Anni Cinquanta e Sessanta ripensando alla sua Murata di Villadossola. E’ in quella via che è cresciuto durante e dopo la guerra, lavorando in campagna e accudendo il bestiame insieme al fratello maggiore Pino. 

Alla fine Germano Barale corse nove stagioni da professionista - dal 1956 al 1964 - correndo per la San Pellegrino, Bianchi e Carpano. Ha preso parte a otto Giri d’Italia e due Tour de France. Anche suo figlio Florido negli Anni Novanta è stato professionista e ora a correre tra gli Esordienti è la nipote Francesca.  

Il rosario sarà recitato mercoledì 28 alle 18,30 nella chiesa del Villaggio di Villadossola dove giovedì alle 11 sarò celebrato il funerale.  

da La Stampa 

martedì 31 maggio 2016

lunedì 23 maggio 2016

mercoledì 18 maggio 2016

sabato 14 maggio 2016

Sabato di festa a Villa per il Memorial Massarelli

Il ricavato all'asilo del Villaggio

VILLADOSSOLA

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da http://www.ossolanews.it/

I "campioni della porta accanto" si raccontano al pubblico

Appuntamento per “Festa degli Amici di Casa don Gianni” 

DOMODOSSOLA

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da http://www.ossolanews.it/

sabato 7 maggio 2016

Piedimulera, l'asilo intitolato a Gino Molteni

Era l'ottobre 2014 quando se ne è andato. Parliamo di Gino Molteni, uno dei presidenti storici del calcio dilettantistico, un uomo per anni protagonista prima alla Juve Domo poi alla Virtus Villa e quindi come presidente onorario del Piedimulera. Luigi Molteni ha dedicato tanto al suo paese, Piedimulera.
Era una persona d’altri tempi che al suo paese ha dimostrato un fedele attaccamento e un amore smisurato, in particolar modo all’asilo infantile che ha diretto come presidente per molti anni. Oggi, quell'asilo viene dedicato a lui. La cerimonia si terrà sabato mattina, 7 maggio, alle 10; la giornata di festa proseguirà anche nel pomeriggio.
Di Gino Molteni resta un ricordo indelebile come dirigente calcistico; nel mondo del pallone, tra gli Anni Settanta, Ottanta e Novanta, si distinse tra i più amati. Condusse la Juve Domo, nel 1970-71, alla promozione in serie D. Poi diventò presidente della Virtus Villa, carica che divise sia con Franco Poscio che Piero Pangallo. Fu lui, grazie alla sua amicizia, a portare Ernesto Gori, il ''mago dell’Ossola'', sulla panchina della squadra del paese nel 1989.
da http://www.vcoazzurratv.it/

mercoledì 4 maggio 2016

Una gara per l'affidamento dello stadio ''Poscio''


VILLADOSSOLA - Finisce qui, anno 2016, l'affidamento diretto della gestione dello stadio ''Franco e Felino Poscio''. L'amministrazione comunale ha deciso che, da ora in avanti, la gestione passerà attraverso una gara di appalto che assegnerà per tre anni ad una società sportiva la gestione dell'impianto sportivo. I termini della gara di appalto saranno illustrati dall'assessore allo sport Marcello Perugini venerdì mattina. Intanto il bando è stato pubblicato sul sito del Comune. Il ''Franco e Felino Poscio'', quindi, verrà affidato a chi farà la miglior offerta.
Una decisione con la quale l'amministrazione si sgraverà dei costi della struttura, costi che sino ad oggi pesavano sulla casse comunali, quindi su tutti i cittadini. Si saprà il 23 maggio prossimo chi si sarà aggiudicato l'appalto.
Una scelta inevitabile, sollecitata dall'assessore allo sport che non è riuscito, dopo mesi di tentativi , ad unire le due società calcistiche che utilizzavano lo stadio.
Renato Balducci
da http://www.ossolanews.it/

lunedì 25 aprile 2016

Festa bianconera per le vie di Domodossola


DOMODOSSOLA - Tifosi juventini in festa per il quinto scudetto consecutivo della Vecchia Signora. Poco prima delle 17 le vie del centro domese sono state 'invase' da auto e tifosi a piedi per il tradizionale carosello di fronte al Comune. 


Fabrizio Francina

http://www.ossolanews.it/

domenica 3 aprile 2016

Valentina Greggio da Fazio stupisce l'Italia

 
VERBANIA - A un settimana da quel record nel chilometro lanciato che l’ha portata ad essere la donna più veloce di sempre, Valentina Greggio è stata ospite ieri sera del salotto di Rai 3 di Fabio Fazio e Massimo Gramellini. Intervenuta a “Che fuori tempo che fa” assieme ad un parterre de roi (Bui, Gerini, il recordman del dal salto in alto Gianmarco Tamberi, e poi Volo, Frassica, Marzullo), la campionessa verbanese, abituata a correre ben altri rischi, non è apparsa per nulla intimorita dalle telecamere, ma sorridente e spigliata ha risposto con garbo alle tante curiosità che la sua disciplina solleva. Ha potuto così raccontare all’Italia qualcosa di questo sport sconosciuto ai più. La velocità stratosferica raggiunta una settimana fa a Vars, in Francia, di 247 e passa chilometri orari, l’accelerazione da Formula 1 (da 0 a 200 in 5 secondi), la concentrazione massima che le impedisce ogni altro pensiero quando, su pendenze del 98%, inforca i suoi sci a fendere il vento con tecnica impeccabile; e poi il risvolto più faticoso: la difficoltà a reperire degli sponsor, gli allenamenti quotidiani da alternare al lavoro di maestra sci in inverno e cameriera in estate, perché lo sport è un mondo dorato solo per chi insegue una palla, indipendentemente dai meriti conquistati nella pratica. Ma lei la prende bene. Forza Valentina.
 
 
Antonella Durazzo

da http://www.ossolanews.it/

venerdì 25 marzo 2016

''Val Brevettola Race'' per ricordare Davide e Manuel

Il 24 luglio una gara con partenza e arrivo a Montescheno

Davide e Manuel sono ancora con noi. La loro vivacità, il loro altruismo, la loro carica si
aggira ancora tra le vie di Montescheno, il loro paese  dove oggi sono sepolti dopo la disgrazia che li ha portati via due mesi fa.
Ma Montescheno non dimentica e proprio nel ricordo di Manuele e Davide nasce l’idea di realizzare “Val Brevettola Race”, una gara di corsa in montagna in programma a luglio sulle alture di Montescheno. ''Meme e Dado erano due membri importanti del nostro gruppo, e quando le montagne li hanno voluti con sé, due mesi fa, è stato un duro colpo. Vogliamo però tenere vivo il loro ricordo, quello di due ragazzi con un grande amore per la propria terra'' dicono gli organizzatori di “Val Brevettola Race”, una gara che avrà come punto di partenza ed arrivo la piazza principale di Montescheno.

sabato 27 febbraio 2016

Le origini ossolane del nuovo presidente Fifa

Gianni Infantino è nato a Briga, in Svizzera, da genitori emigrati per lavoro

ARIANNA TOMOLA
CREVOLADOSSOLA

C’è anche un pezzo di Ossola a capo della Fifa. Il nuovo presidente Gianni Infantino, eletto a Zurigo sconfiggendo i pronostici che vedevano favorito lo sceicco Salman Al-Khalifa, ha parenti a Crevoladossola. Lui è nato nel 1970 a Briga ed è sempre cresciuto in Svizzera dove papà Vincenzo, originario della Calabria, si è trasferito con la moglie Maria Minolfi per lavoro. Ma a Crevola risiede ancora lo zio paterno Marcello Infantino, fratello di Vincenzo, scomparso da qualche anno.  

Ieri Marcello non ha voluto attendere l’esito delle votazioni davanti alla televisione, è salito in macchina in direzione di Zurigo per tifare il nipote e forse per portare anche il tifo di suo fratello Vincenzo.  

Chissà se la sua vicinanza, così come quella degli altri parenti svizzeri, è stata un amuleto per Gianni che è segretario della Uefa dall’ottobre del 2009 e che come dice chi lo conosce bene «ha fatto tutto da solo».  

Fatto sta che la gioia è stata immensa sia in Svizzera dove risiede anche l’altra zia Concetta sia a Torino dove c’è zio Giuseppe, ma anche a Crevoladossola. Qui ci sono anche le figlie di Marcello, e dunque prime cugine di Gianni: Cristina, Stefania e Simona. A Crevola c’è poi una nipote, Nadia. Quella degli Infantino è una famiglia semplice e buona, così come lo è proprio lui, il nuovo presidente della Fifa.  

Avvocato, sposato in Svizzera, si vede raramente in Ossola visti i numerosi impegni. Ma qui ha parte delle radici, una casa e l’intero territorio che lo sostiene. 

da http://www.lastampa.it/

giovedì 11 febbraio 2016

San Domenico: serata dedicata alla sicurezza.

 
SAN DOMENICO - In una serata finalmente invernale, con qualche grado sotto lo zero e una bufera di vento che hanno fatto ricordare cosa sia il freddo, si è svolta a San Domenico di Varzo l’iniziativa dedicata alla sicurezza in montagna, in inverno, e alla prevenzione dalle valanghe.
Ed è stato un successo. Hanno infatti partecipato 62 persone, sci alpinisti, snowboarders, ciaspolatori, freeriders, di età compresa tra i 7 e i 70 anni, provenienti da realtà ed esperienze diverse ma uniti dall’intento di apprendere qualche “segreto” sulla neve e di acquisire conoscenze sul tema della sicurezza in montagna nella stagione fredda.
L’evento è stato possibile grazie a una bella sinergia e unione di intenti tra i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (X delegazione val d’Ossola), del Servizio Valanghe Italiano, di una Guida Alpina e di Istruttori del CAI, dell’Associazione Linea Verticale e di San Domenico Ski.
Divisi in piccoli gruppi i partecipanti hanno visto e commentato un breve video relativo alla sicurezza sulla neve, hanno assistito a delle brevi lezioni sulla neve e sulla preparazione di una gita e si sono infine spostati ai tre campi ARTVA appositamente preparati nei prati innevati tra le case del paese, nella sostanza una simulazione di tre valanghe dove sperimentare o migliorare le tecniche di ricerca dei sepolti.
Inoltre, grazie alla bella iniziativa di San Domenico Ski che riguarda i mercoledì sera, è stato per tutti possibile unire l’utile al dilettevole, allenandosi sulla bella pista da sci perfettamente illuminata ed innevata. Il tutto si è svolto in un clima assolutamente informale, dove non ci sono stati professori e allievi intimiditi, giudizi o rimproveri, ma solo persone che condividono la passione per la montagna e vogliono, sentono l’urgenza e il desiderio di condividere delle conoscenze importantissime e che spesso si rivelano fondamentali.