lunedì 28 luglio 2014

Nasce un centro medico in Ciad nel ricordo di Massimo Lepri

L’opera è stata realizzata grazie ai 28 mila euro raccolto in memoria del medico ossolano...

Il resto dell'articolo da La Stampa VCO

giovedì 13 marzo 2014

Un unico comune Domodossola-Villadossola, la proposta bocciata dalle minoranze dei due Consigli comunali

“Non siamo stati coinvolti in questa discussione”

RENATO BALDUCCI

DOMODOSSOLA

Le minoranza consiliari di Domodossola e Villadossola bocciano il progetto di unione dei due Comuni. Tutti i gruppi di opposizione dei due Consigli comunali dicono «no» a un unico comune di 25 mila abitanti. Accusano i sindaci Cattrini e Bartolucci di non averli coinvolti nella discussione.  
 
Il più critico è l’ex sindaco di Villadossola, Franco Ravandoni che riferendosi a Marzio Bartolucci, sindaco di Villadossola, che risiede da tempo a Domodossola, dice: «Hanno deciso tra loro due cittadini di Domodossola». 
 

mercoledì 12 marzo 2014

Domodossola-Villadossola: si lavora per l’unificazione dei due Comuni

Giunte di Domo e Villa riunite assieme
È nato un tavolo tecnico che dovrebbe portare alla fusione entro il 2016, ci sarà un referendum

RENATO BALDUCCI
DOMODOSSOLA 

Con oltre 27 mila abitanti diventerebbe la seconda città della provincia dopo Verbania. Domodossola e Villadossola cercano un peso politico diverso, una razionalizzazione e un miglioramento dei servizi e della qualità di vita dei lori cittadini. E lo fanno istituendo un tavolo tecnico che dovrebbe portare all’unificazione dei due Comuni. Obiettivo da concretizzare nel 2016, quando per l’amministrazione domese scadrà il mandato amministrativo. Il progetto che unirebbe le due maggiori città dell’Ossola è stato illustrato questa mattina a Domodossola, presenti le giunte dei due centri. Ora, la parola passa ai cittadini che saranno coinvolti con un referendum. 
 

domenica 2 marzo 2014

Villadossola sgomenta per la morte di Nives Pioletti

Nives Pioletti
Un fulmine a ciel sereno la morte di Caterina Nives Pioletti, 47 anni, impiegata presso l'ufficio anagrafe del Comune di Villadossola. Nives è mancata nella notte per un infarto che l’ha colta nel sonno. Venerdì ha salutato i colleghi e sistemato la scrivania come se fosse un giorno qualunque, per trascorrere il week end in famiglia e rientrare al lavoro lunedì, ma purtroppo non è andata così. C’è sgomento tra i colleghi e gli amministratori villadossolesi, la sua improvvisa scomparsa ha lasciato tutti sotto choc. Nives lascia il figlio Francesco diciassettenne e il marito e il marito Giorgio Taccani; vivevano a Megolo, frazione di Pieve Vergonte.
La famiglia in passato era purtroppo già stata colpita da gravi lutti. Il sindaco Marzio Bartolucci la ricorda dal punto di vista professionale come una persona estremamente preparata, un punto di riferimento ed una delle impiegate più appassionate del suo lavoro. Dal 1986 era impiegata e responsabile dell’ufficio demografico ed elettorale nel municipio di Villadossola. Appena assunta, si era occupata per qualche anno dell'anagrafe, per poi distinguersi grazie a competenze e professionalità «fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento nella gestione del palazzo di città», raccontano i colleghi che la ricordano «affabile, umile e molto seria».
«Il Comune perde uno collaboratrice preziosa e competente, dal punto di vista professionale, tutti riconoscono il suo grande valore», afferma il sindaco di Villadossola Marzio Bartolucci.
Nives Pioletti conduceva una vita riservata con il marito Giorgio, bidello alla scuola primaria
Municipio Villadossola
di Anzola. «Ha dimostrato di possedere uno professionalità a 360 gradi - ricorda la sua responsabile e amica Angela Colnago -. Per tutti noi era un punto di riferimento e lascia un vuoto grande anche a livello umano. Ci mancherà moltissimo». Il funerale sarà celebratodomani alle 14.30 nella chiesa di Megolo.


Estratto da VCO Tuttonotizie e La stampa VCO

giovedì 27 febbraio 2014

venerdì 14 febbraio 2014

Primo appuntamento 2014 con ApertaMente associazione culturale di Villadossola



Morto don Antonio Visco, il fondatore di Casa Don Gianni a Domodossola

don Visco con Mons.Brambilla
Sacerdote e psicologo avrebbe festeggiato quest’anno i 50 anni da parroco a Montescheno

DOMODOSSOLA
 
È morto questa mattina all’ospedale Castelli di Verbania don Antonio Visco, classe 1939, il fondatore di Casa don Gianni. Da anni lottava contro una fibrosi polmonare. Nativo di Cameri, don Visco era arrivato in Ossola nel 1964. Proprio quest’anno avrebbe festeggiato i 50 anni come parroco di Montescheno. 
 
Insieme a don Gianni Lucchessa e don Luigi Del Conte era stato tra i preti impegnati nel sociale in Ossola a partire dagli Anni Settanta. Psicologo, don Visco aveva lavorato fino a dicembre a Casa Don Gianni, la realtà che aveva fondato insieme a un gruppo di volontari a metà degli Anni Novanta. 
 
La salma di don Antonio è portata nel primo pomeriggio di oggi a Casa Don Gianni al Nosere, dove verrà allestita la camera mortuaria. Il funerale sarà celebrato domenica pomeriggio alle 15 nella «sua» Montescheno, dove poi le sue ceneri saranno tumulare.