giovedì 28 dicembre 2017

I carabinieri restituiscono al parroco gli angioletti rubati, ma è braccio di ferro con chi li aveva in casa

La battaglia di un prete dell’Ossola: “Assurdo, sono nostri e lo dimostreremo”


CINZIA ATTINÀ
BORGOMEZZAVALLE

«Rubano gli angioletti dalla mia chiesa, me li restituiscono e ora c’è qualcuno che li rivuole indietro perché crede siano suoi e mi convocano persino in tribunale. Tutto questo è inaccettabile». Così don Luigi Tramonti commenta una vicenda che prende origine tre anni fa con il furto di due statue da una chiesetta di Zonca, frazione del comune di Montescheno, ma appartenente alla parrocchia di Seppiana, di cui è responsabile. Sembrava che tutta la vicenda fosse terminato con un lieto fine con la restituzione degli oggetti sacri al sacerdote. Invece ora don Luigi si trova convocato in tribunale perché l’ultimo proprietario rivuole indietro quello che ritiene suo. Si tratta di due statue raffiguranti degli angeli, risalenti alla fine del Seicento, che furono trafugate dall’oratorio di Santa Lucia a Zonca. I ladri avevano danneggiato gli accessi per intrufolarsi all’interno e portarle via. «Fu un vero dispiacere quando ce ne accorgemmo, la chiesetta era stata violata, le inferriate rotte. Certo, le statue avevano anche un valore proprio, ma il legame della comunità era soprattutto affettivo» spiega il parroco.  

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lunedì 18 dicembre 2017

Il presepe vivente di Varzo dove gli attori diventano robot: “Siamo unici in Italia”

Domani sarà riproposto lo spettacolo: “Studiamo scene e costumi con meticolosità”


BEATRICE ARCHESSO
VARZO

Il custode gira la chiave del carillon e il «Presepe meccanico vivente» di Varzo, nell’ossolana valle Divedro, si mette a funzionare. Succederà di nuovo domani - martedì 19 dicembre - alle 21 sul sagrato della chiesa, palco a cielo aperto per uno spettacolo unico «di cui non abbiamo altre notizie in Italia» dice Mauro Tiboni, tra i fondatori del gruppo teatrale negli Anni 80

Il custode «carica» il carillon mentre accompagna i visitatori. Così gli attori per due minuti si muovono «meccanicamente», simulando i movimenti ritmati e ripetitivi delle statuine. Al termine della narrazione si attiva l’intero presepe per altri due minuti, poi si ferma tutto e si passa alla scena successiva. Un meccanismo che affascina chi guarda, che si trova davanti un presepe tridimensionale all’aria aperta con una quarantina di figuranti e opere a grandezza naturale.  

Lo spettacolo dura circa 50 minuti. Con sottofondo musicale è narrata la Natività, ma si trovano anche ambientazioni di Venezia del Sei-Settecento oltre agli immancabili antichi mestieri. «Le scenografie hanno un ruolo fondamentale - spiega Tiboni - e siamo molto attenti ai costumi. Il presepe non è solo fantasia, ma frutto di una ricerca storica che va oltre il mero spettacolo: vogliamo far conoscere la storia di ciò che mettiamo in scena». 

Il repertorio del Gruppo teatrale varzese si sta arricchendo: i primi anni il tema erano stati gli antichi mestieri, poi è arrivata la Palestina, «Il Natale nel mondo» con le tradizioni di ogni popolo e infine Venezia, che troverà il suo angolo di laguna domani tra le montagne dell’Ossola. 

mercoledì 13 dicembre 2017

Morto sotto una valanga in Canton Vallese l’ex sindaco di Vogogna Marco Zago

Domenica era andato a Ovronnaz, in Svizzera, per un’uscita di scialpinismo: dopo due giorni il ritrovamento

Marco Zago, aveva 50 anni, è stato sindaco di Vogogna dal 2004 al 2009

CINZIA ATTINÀ
VOGOGNA

È stato trovato morto sotto una valanga Marco Zago, 50 anni, l’ex sindaco di Vogogna che era disperso nel Canton Vallese da domenica. Scattata la macchina dei soccorsi elvetici, in questi due giorni era stato difficile intervenire a causa delle condizioni meteorologiche avverse e le continue nevicate. Zago, sindaco di Vogogna dal 2004 al 2009, domenica si era avventurato nelle montagne di Ovrennaz, vicino a Sion, per un’uscita di scialpinismo.  

Non rientrato a casa la sera la famiglia aveva lanciato ieri - lunedì 11 dicembre - l’allarme perchè iniziassero le ricerche. Gli uomini del soccorso alpino elvetico si sono messi al lavoro con l’interessamento dei carabinieri della stazione di Premosello Chiovenda e il coinvolgimento del consolato italiano allertato dall’attuale sindaco di Vogogna Enrico Borghi. Subito era stata recuperata solo l’automobile nel parcheggio della stazione sciistica e localizzato il cellulare con il gps in una zona montana impervia. Oggi - martedì 12 dicembre - il ritrovamento sotto una valanga.  

martedì 12 dicembre 2017

Venerdì prossimo a La Fabbica di Villadossola, Maurizio Pellizzon presenta il suo libro

VILLADOSSOLA - Venerdì prossimo 15 dicembre alle ore 21, presso la Sala Storica del Centro Culturale La Fabbrica di Villadossola, Maurizio Pellizzon ex direttore dello Stabilimento Vinavil, presenterà "Bottega Tonussi", il suo primo libro da solitario, non più in raccolte come nei precedenti.