lunedì 12 agosto 2024

Sant'Anna di Stazzema, la commemorazione 80 anni dopo la strage nazifascista

L'anniversario del massacro


Mattarella: "La Repubblica può qui riconoscere le sue radici". 560 persone furono uccise, 130 tra loro erano bambini e neonati. 
I sopravvissuti: "Poi aprirono i lanciafiamme sulla paglia e sui cadaveri e ci diedero fuoco"

Sono passati ottanta anni dall’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, da quando, in quel 12 agosto del 1944, i nazifascisti trucidarono 560 persone: 130 erano bambini. Tra loro anche neonati di poche settimane massacrati in braccio alle loro madri. Tanti gli anziani e le donne. 

Alle prime luci di quel giorno, nella zona tra le Alpi Apuane dichiarata come “bianca” - ossia destinata ad accogliere la popolazione civile sfollata - tre reparti della 16ª divisione Panzergrenadier «Reichs;führer-SS», accompagnati da bande di fascisti, circondarono l’abitato, mentre un quarto si attestava più a valle, sopra il paese di Valdicastello, per bloccare ogni via di fuga: in poco più di tre ore si compì uno dei più gravi massacri di civili della nostra storia

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da RaiNews.it

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