mercoledì 10 febbraio 2016

Frontalieri, la Lega attacca il governo e parla di stangata da 3mila euro. Borghi: tutto falso, è solo propaganda

 
ROMA - I frontalieri hanno bisogno di chiarezza ha detto il deputato PD Enrico Borghi il 29 gennaio scorso nella conferenza stampa a Palazzo di Città, presenti diversi sindaci del Verbano (QUI), convocata per spiegare i termini di quella mozione all'ordine del giorno della Camera, volta a proteggere gli interessi dei lavoratori nell'ambito dell'accordo fiscale italo-elvetico dove, ha assicurato - e ribadisce - l'onorevole ossolano "non ci saranno stangate per i frontalieri".
A gettare benzina sul fuoco però, giunge oggi una conferenza stampa della Lega Nord che punta il dito contro Matteo Renzi, reo di aver "svenduto" i 60mila italiani che tutti i giorni si recano in Svizzera per lavorare: "Sull'altare della finanza il premier ha voluto mettere come merce di scambio i lavoratori e il territorio, perché i nostri lavoratori frontalieri pagheranno più tasse e i comuni di confine a cui era garantito un ristorno economico da parte della Confedereazione elvetica non avranno più questa certezza". In breve, secondo il deputato Nicola Molteni potrebbe abbattersi una mannaia da 3mila euro su ciascun lavoratore. Pertanto la Lega ha presentato sia alla Camera che al Senato una mozione che impegna il governo a tornare al regime fiscale precedente.
 
 

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