mercoledì 10 febbraio 2016

Trova uno smartphone per terra, compra una sim e lo regala alla figlia. Denunciato per ricettazione, è assolto

 
S. MARIA MAGGIORE – Aveva trovato uno smartphone per terra e se l’era tenuto, inserendo una nuova sim-card e dandolo alla figlia per giocarci su internet. Per questa leggerezza D.B., 43enne del Milanese ma assiduo frequentatore della Vigezzo con il suo caravan, è stato processato oggi a Verbania. Accusato di ricettazione, è stato assolto dal giudice Luigi Montefusco – la stessa richiesta era giunta dal pm Guido Dell’Agnola – perché lo scarso utilizzo non configura una vera e propria ricettazione, ma un illecito civile punibile, su richiesta della parte offesa, con una sanzione. L’11 maggio del 2013 stava passeggiando nella pineta di Santa Maria Maggiore insieme alla moglie e alle due figlie piccole. Una di queste, avvicinandosi al confine del maneggio per cavalli, trovò – così ha raccontato l’uomo in aula – uno smartphone marca Lg a terra, aperto e senza sim-card. Lo raccolse, lo portò a casa e vi inserì una sim-card di sua proprietà. Nei primi giorni la bambina lo utilizzò per giocare ma poi rimase in un cassetto. La proprietaria, cioè la titolare del maneggio, nel frattempo aveva sporto denuncia al commissariato di polizia di Domodossola che, attraverso l’Imei dell’apparecchio, è poi riuscita a risalire all’utilizzatore. Nel mese di settembre fu convocato dai carabinieri di Pogliano Milanese, ai quali restituì lo smartphone, un gesto non sufficiente a evitargli il processo, chiuso fortunatamente per lui con un’assoluzione.
 

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