sabato 27 luglio 2013

Villadossola, ponti instabili e buche: viaggio lungo la pista ciclabile (foto)

Ciclabile di Villa sempre più accidentata
Sono otto chilometri accidentati dall’area Saia al ponte della Mizzocola a Domodossola: le lamentele non mancano

RENATO BALDUCCI
VILLADOSSOLA
 
Tratti interrotti, invasioni di auto e mucche, ponticelli instabili, staccionate rotte e il manto pieno di buche. È il biglietto da visita della pista ciclabile che corre tra il ponte della Mizzocola a Domodossola e l’area Saia a Villadossola. Sono otto chilometri disseminati di problemi con violazioni che si ripetono e sulle quali nessuno interviene. C’è ad esempio l’apertura sistematica di una sbarra con qualcuno che manomette la catena di accesso per entrare con l’auto. 
 
Le lamentele non mancano. Alcuni residenti del rione «Casa delle rane» alle porte di Domodossola hanno segnalato ripetutamente la situazione agli uffici municipali domesi. I problemi sono molti, ad iniziare da Villadossola dove la pista taglia l’area vicina all’ex Clifford snodandosi tra i giardini e le baracche sorte negli anni, sulla cui regolarità starebbe da mesi cercando di far chiarezza l’amministrazione comunale.  
Per accedere ai giardini alcuni anni fa è stato consentito l’accesso delle auto sulla pista. Il permesso sul cartello è segnalato come «temporaneo», ma è ormai garantito perennemente. A un chilometro dallo stadio «Poscio» la pista si interrompe perché un tratto ha ceduto: sul tracciato c’è una rete che segnala il pericolo. Poco dopo si incontrano i cartelli che ricordano ai ciclisti e ai pedoni «l’uscita di mezzi», che tagliano la pista per raggiungere il fiume Toce. 
 
Stessi problemi a Domodossola: all’altezza del canile una sbarra di divieto viene aperta per consentire il transito di un’ auto che appartiene ad una società pubblica. La violazione è stata denunciata al Comune da un ciclista che ha preso il numero di targa. C’è poi un ponticello pericoloso: un’asse è rotto e si rischia di finire di sotto. All’altezza dello svincolo delle Nosere le staccionate che delimitano la pista sono rotte.  
«Non abbiamo una lira per sistemare le ciclabili - ammette l’assessore provinciale Gianpaolo Blardone -. Non riusciamo neppure a togliere il verde delle strade provinciali. Sulla sicurezza faremo delle verifiche. Avevamo inserito nel Piano integrato territoriale 800 mila euro per le piste ciclabili da Mergozzo a Nord, ma è tutto bloccato».  
 
 

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