martedì 2 luglio 2013

Sanità, sindaci dell’Ossola uniti contro Cota

Una manifestazione dell'estate 2012
“Dal governatore dichiarazioni lesive della dignità degli ossolani”

FRANCESCA ZANI

DOMODOSSOLA

«Rabbia, stupore, cocente delusione». Queste le prime parole utilizzate da Giovanni Francini, presidente della Comunità montana Valli dell’Ossola, nella lettera indirizzata al governatore Roberto Cota e ai consiglieri regionali. Il documento è stato sottoscritto ieri sera da diversi sindaci ossolani a Domodossola. A scatenare la reazione sono state le dichiarazioni del presidente della Regione durante il congresso della Lega nord che si è tenuto di recente a Ornavasso. Sanità, punto nascite e chiusura del Dea sono i temi che infuocheranno il dibattito estivo.

«Sono emerse dichiarazioni lesive della dignità degli ossolani - tuona Francini -. La prevista chiusura del Dea si annuncia come catastrofica per un territorio frequentato da migliaia di turisti. Tutti i piemontesi hanno gli stessi diritti, le genti di montagna invece devono arrangiarsi: pagano le tasse, ma spesso sono considerate come “inferiori”». A peggiorare la situazione contribuisce la volontà della Regione di ricorrere al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar che ha sospeso fino a novembre la chiusura del punto nascite domese.

La decisione è stata contestata anche da Alberto Preioni, sindaco di Seppiana ed esponente del Carroccio, che ha definito «assurda la posizione della Regione».

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