venerdì 5 luglio 2013

Giro Rosa, chi l'ha visto?

Ha dato al territorio visibilità sui media internazionali, il Giro Rosa, ma a livello locale potremmo azzardare un…chi l’ha visto? Scarso l’interesse manifestato da parte del pubblico, che si è concentrato ed è stato numeroso solo alla partenza a Premia e all’arrivo a San Domenico: pochi gli appassionati appostati lungo il percorso, altrettanto rari cartelloni e striscioni che siamo abituati a vedere nelle competizioni sportive più sentite. Molti non sapevano, ci hanno riferito, salvo poi accorgersi del passaggio delle donne su due ruote di fronte agli inevitabili disagi alla circolazione. Le strade interessate dalla gara sono state chiuse un’ora prima del passaggio, paralizzando a lungo anche arterie viarie importanti: sono fioccate sugli impotenti addetti alla viabilità decine e decine di lamentele, è volata anche qualche parolaccia, in una giornata comunque lavorativa e con il traffico, in questo periodo, più intenso per la presenza dei turisti.
Insomma c’è chi tira le orecchie all’organizzazione a quanto sembra non impeccabile di questo Giro Rosa.
Una scaramuccia in particolare ci è stata segnata da Domodossola e riguarda il parcheggio di alcuni mezzi della carovana rosa in via Marconi, all’altezza dell’hotel Corona, dove alloggiavano alcuni sportivi con il loro staff. Un parcheggio non pre-autorizzato (sempre per problemi organizzativi?) per il quale sarebbe stato chiesto un permesso ai vigili solo qualche ora prima, permesso che sarebbe stato negato. Ieri intorno alle 19 il controllo della polizia municipale, l’invito a spostare i caravan in divieto di sosta, il rifiuto da parte dei proprietari e la nascita di una piccola discussione. I vigili hanno scattato delle foto per procedere alla contravvenzione ma non sono mancate le critiche alla polizia municipale ‘che ha multato gli ospiti del giro’. L’assessore competente Bruno Iacopino difende l’operato dei suoi vigili e spiega: «In quella via vigeva un’ordinanza già esecutiva finalizzata a lasciare libero il percorso, stilato dal direttore di gara che è stato anche informato di quanto è accaduto; di lì sarebbero passati i ciclisti, era questione di sicurezza –dice-. Per altro sono stati sanzionati diversi cittadini domesi, per gli stessi motivi» ha aggiunto, da qui lo stesso trattamento anche per gli sportivi, un gruppo proveniente dall’Olanda.
 

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