mercoledì 10 luglio 2013

Con “Musica in quota” gli alpeggi diventano teatri

Sabato in valle Antrona il prossimo evento della rassegna che unisce le escursioni in montagna a concerti

FRANCESCA ZANI

DOMODOSSOLA

Guadagnare con fatica un posto in prima fila, con una camminata in luoghi di rara bellezza, regala un valore aggiunto agli spettacoli. Questa è la carta vincente del festival «Musica in quota» che mischia con sapienza gli scorci più suggestivi delle montagne del Vco con esibizioni e melodie di qualità. La rassegna, che da sette anni tocca alpeggi e rifugi, ha preso il via il 21 giugno e si protrarrà fino a settembre.

Nato da un’idea dell’assessore provinciale alla Cultura Claudio Cottini, il programma di concerti in alta montagna è diventato un appuntamento fisso dell’estate del Vco. Filo conduttore di questa edizione è l’acqua. Laghi alpini, fiumi e torrenti sono infatti gli scenari presi in considerazione per creare una cornice che raggruppa formazioni musicali, anche di più strumenti, e spettatori seduti, non su comode poltrone di teatro, ma nei prati d’alta quota. L’alpe Ompio, nel comune di San Bernardino Verbano, dove da mille metri si gode un’ampia visuale sui laghi Maggiore e di Mergozzo, è stata la località scelta per il concerto dello scorso sabato.

Prossima tappa sarà in Ossola, al lago di Cheggio, in valle Antrona, dove sabato si esibirà l’Ensemble Ottoni Antichi con trombe, tromboni e timpani, composto da sei elementi. I concerti, in programma sempre dalle 11 a mezzogiorno, sono preceduti da camminate nella natura con guide ambientali e seguiti dal pranzo in uno dei rifugi delle valli. «La missione di “Musica in quota” è duplice - afferma Cottini -. La rassegna vuole essere uno stimolo per scoprire luoghi poco noti della Provincia e un impegno a sostenere le attività economiche di montagna, permettendo agli appassionati di godere la musica, immersi in panorami mozzafiato. La risposta è ottima e le presenze variano dalle 100 fino alle 400 in base al clima e ai tempi di percorrenza».

L’itinerario di sabato in Val d’Ossola si snoda dalla valle del rio Cantonaccio, attraverso Cavallo di Ro, da cui si ammira il panorama del lago dei Cavalli. Il ritrovo è alle 8 al rifugio «Città di Novara» a Cheggio (comune di Antrona Schieranco) e, dopo quasi tre ore di cammino, si potrà assistere al concerto. Sabato 27 sarà il turno del lago di Ragozza in valle Bognanco (1958 metri) con il concerto dei 70 Giovani musicisti ossolani diretti da Alberto Lanza e il pranzo al rifugio Gattascosa. L’alpe Loccia in valle Strona, Foppiano di Crodo, la diga di Larecchio (Montecrestese), l’alpe Veglia e il lago Kastel in val Formazza sono le mete prese in considerazione ad agosto. Fiore all’occhiello della manifestazione sarà il concerto di Ferragosto, il 14, al rifugio Zamboni, con alle spalle la parete illuminata del Monte Rosa e nelle orecchie le melodie ebraiche del gruppo Agorà.

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