giovedì 11 luglio 2013

Respinti alla dogana svaligiano una casa prima di tentare la fuga


Il "bottino" preso nella casa svaligliata

Due albanesi sono stati arrestati dai carabinieri alla stazione di Preglia

RENATO BALDUCCI

VARZO

Respinti dalla Svizzera, commettono un furto in Ossola e finiscono in carcere. Si è conclusa prima nella cella della stazione dei carabinieri di Domodossola e poi in carcere a Verbania la notte «brava» di due albanesi che in treno, l’altra notte, cercavano di uscire dall’Italia. Sono accusati di furto aggravato, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. La loro posizione è ancora al vaglio della magistratura.

L’intenzione degli albanesi, provenienti dal Milanese, era di uscire dai confini italiani. Taipi Griseld, 24 anni, pregiudicato, e Ndreca Bardhi, 29 anni, entrambi nullafacenti, erano a bordo di un treno diretto in Svizzera.

Sono però incappati nei controlli dei gendarmi elvetici: Griseld era sprovvisto di documenti e questo ha impedito la prosecuzione del viaggio. I due quindi sono stati fatti scendere, in piena notte, alla stazione di Iselle. Al buio, hanno percorso a piedi la strada sino a Varzo, dove hanno deciso di mettere a segno un furto. Trovata la porta aperta, sono entrati in un’abitazione di via Castello e, mentre il padrone di casa dormiva, hanno arraffato di tutto: 250 euro, computer, smartphone e un iPhone Poi, sono fuggiti, sempre a piedi, in direzione di Crevoladossola.

Il derubato, svegliatosi, si è accorto del furto subito e ha chiamato il 112. Una pattuglia si è messa alla ricerca dei ladri e li ha intercettati alla stazione ferroviaria Preglia di Crevoladossola, dove si presume aspettassero un treno per allontanarsi dall’Ossola. I carabinieri hanno faticato non poco per bloccare i due albanesi che hanno reagito all’arresto. Portati in caserma, hanno ancora causato problemi, danneggiando un infisso. La refurtiva è stata tutta recuperata e sarà riconsegnata al proprietario.

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