sabato 16 marzo 2013

Domodossola: La chiusura del punto nascite divide i comitati ossolani

C'è chi è pronto alla mobilitazione e chi attende la delibera regionale

RENATO BALDUCCI

«Non è detto che il punto nascite chiuda il 30 giugno. La delibera, che sarà pronta in queste ore, dice che va chiuso entro il 30 giugno. Ogni giorno è buono per smantellarlo. Noi siamo già pronti col ricorso al tribunale amministrativo regionale». Chi parla è Graziella Marchesi, esponente del Movimento ossolano tutela ospedale (Moto), uno dei comitati sorti in difesa del San Biagio.

I comitati stanno reagendo in modo diverso all’annuncio della chiusura del punto nascite. «Non è possibile lasciare l’Ossola senza il punto nascite. Il nostro ospedale si sta impoverendo e a essere penalizzati sono soprattutto i residenti delle valli. Quanto accade è anche causa delle divisioni che ci sono tra i comitati: dobbiamo essere uniti se vogliamo salvare l’ospedale» dice Giovanna Palamara, fondatrice del comitato «Mamma Ossola».

Divisioni che conferma Bernardino Gallo (Sos Ossola) al quale non piace che certo comitati si confondano anche con il Movimento 5 Stelle: «Non so perché a Torino sia andato solo un movimento per la consegna delle firme della petizione. L’assessore regionale alla sanità, Monferino, si era già espresso pesantemente dicendo che non gli importava nulla delle firme raccolte. Per muoverci attendiamo che la data definitiva messa nero su bianco nella delibera.

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