lunedì 25 marzo 2013

Varzo rende omaggio al pastore coraggioso che rinunciò al trapianto

Walter Bevilacqua aveva 68 anni
Walter Bevilacqua, 68 anni, è morto due mesi fa: al prete disse "C'è chi ha più bisogno di me"

RENATO BALDUCCI

L’amministrazione comunale di Varzo consegnerà alla famiglia Bevilacqua un attestato di benemerenza per ricordare Walter, il pastore di 68 anni scomparso due mesi fa. La sua storia, resa nota dal parroco del paese, commosse tutti e fu ripresa da giornali e televisioni. Anche il giornalista scrittore Roberto Saviano volle ricordarla sul suo sito Internet. La vicenda venuta alla luce grazie al parroco del paese, don Fausto Frigerio, che durante il funerale annunciò quello che Walter gli aveva confidato prima di morire: aveva preferito non sottoporsi al trapianto del rene, nonostante fosse in attesa da anni perché in dialisi. «Sono solo, non ho famiglia. Lascio il mio posto a chi ha più bisogno di me. A chi ha figli e ha più diritto di vivere» disse con semplicità Bevilacqua. Il trapianto lo avrebbe aiutato ad andare avanti, ma ritenne che quel rene, frutto di una donazione, servisse più ad altri. Il consiglio comunale ha votato la consegna alla famiglia di Bevilacqua di un riconoscimento: «Un atto doveroso verso una persona che ha dimostrato il suo altruismo. L’attestato sarà consegnato alle sorelle di Walter in occasione dell’Aprile varzese» dice il sindaco Alessio Lorenzi. Così Varzo ricorderà l’uomo la cui vita è stata piena di sacrifici, lavoro e passione per la terra: il suo mondo è stato quell’angolo racchiuso fra la frazione Lincio e la Quartina di Nembro, dove accudiva le bestie e lavorava i campi. Un altruista che nel momento più delicato della vita ha saputo dire «no» al trapianto.

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