domenica 2 giugno 2013

Gianadda cittadino onorario domese. Inaugurate le due mostre a lui dedicate

Tanta gente a Palazzo San Francesco per il conferimento della cittadinanza onoraria di Domodossola a Léonard Gianadda. Commosso, il mecenate svizzero ha ricordato il nonno che alla fine del 1800, giovanissimo, partito dalla provincia di Biella, a piedi ha attraversato Domodossola e il Sempione per giungere a Martigny in cerca di fortuna; ha voluto condividere il momento di festa odierno anche con i parenti giunti per l’occasione dal suo paese d’origine, Curino.
 
Poi l’inaugurazione delle due mostre a lui dedicate: la prima, ‘Fotoreporter degli anni ‘50’, promossa dal Comune di Domodossola in collaborazione con la Fondazione Pierre Gianadda e curata da Jean-Hery Papilloud e Sophia Cantinotti. Léonard Gianadda durante la visita ha detto di non avere mai visto alcune delle foto esposte: all’epoca non aveva i soldi per svilupparle tutte. La mostra arriva in Italia, nel capoluogo ossolano, dopo varie tappe internazionali e concentra l’attenzione sui viaggi che il giovane fotoreporter ha compiuto tra il 1952 e il 1966, in modo particolare attraverso i Paesi del Mediterraneo.
 
Prima del taglio del nastro visita privata dell’ingegnere prestato all’arte all’esposizione che racconta la sua vita: ‘L’uomo e l’opera’, alla Fondazione Rosmini, voluta dal Cedac con la direzione artistica di Carlo Teruzzi. Una piacevole sorpresa per l’ospite elvetico, ha affermato con un sorriso. La mostra si articola in sei sezioni con pannelli, foto, testi in italiano e francese ed una serie di videointerviste, alcune realizzate in esclusiva per l’esposizione domese. Entrambi gli allestimenti saranno visitabili dal 3 giugno al 31 ottobre 2013.
 

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