Una veduta di Domodossola |
RENATO BALDUCCI
"Lancio un grido di allarme sui servizi sociali. In città 200 nuclei familiari in difficoltà hanno fatto ricorso agli aiuti comunali. Per loro abbiamo avviato percorsi di collaborazione e volontariato con le strutture comunali, a fronte di un contributo economico". E’ il quadro della crisi che ogni giorno «bussa» alla porta del sindaco e del vicesindaco di Domodossola. «Passo ore ed ore in municipio a ricevere la gente che mi chiede aiuto» aveva detto pochi giorni fa il sindaco Mariano Cattrini. L’altra sera, in consiglio comunale, il suo vice, Lilliana Graziobelli, ha confermato con i numeri che anche a Domodossola le famiglie patiscono difficoltà economiche.
«E’ soprattutto l’emergenza abitativa a crescere. Gli sfratti esecutivi nel 2012 sono stati sette e ci hanno costretto ad interventi per tutelare famiglie con minori. In accordo con l’Agenzia territoriale per la casa è stato assegnato un alloggio in emergenza e per gli altri sfratti ci siamo attivati con sistemazioni provvisorie in alloggi del Consorzio servizi sociali o presso la casa albergo». A Domodossola, come avviene nella vicina a Villadossola, affiora il problema del recupero degli affitti non pagati. Che nel capoluogo ossolano ammontano a 130 mila euro. «La legge regionale - aggiunge Graziobelli - prevede che si debba sfrattare l’inquilino che ha tre mesi di morosità. Il problema è poi dove mettere questa gente che è probabilmente in difficoltà economica».
Nessun commento:
Posta un commento