sabato 13 febbraio 2016

Trapianto record alle Molinette: a 93 anni salva una vita donando il fegato

Il prelievo dell’organo a Domodossola, dove Virginia Bartoli è morta: era docente di Lettere e scriveva saggi di storia locale. La ricevente ha 61 anni


BEATRICE ARCHESSO, NOEMI PENNA
TORINO

A 93 anni ha salvato la vita di un’altra donna, donando il fegato. Un’età da record per un prelievo d’organo, grazie al buono stato di salute in cui versava la donatrice, professoressa di Domodossola, classe 1922, morta mercoledì sera per un’emorragia celebrale. Le operazioni di prelievo ed impianto sono state svolte dall’équipe del professor Mauro Salizzoni: la prima all’ospedale San Biagio di Domodossola, poi nel centro trapianti che dirige alle Molinette di Torino. 

INTERVENTO RIUSCITO 
A ricevere l’organo è stata una donna della provincia di Napoli di 61 anni: «L’intervento è tecnicamente riuscito – fanno sapere dalla Città della Salute – e la paziente al momento si trova nel reparto di terapia intensiva». L’incredibile atto di generosità arriva da Virginia Bartoli in Maulini, professoressa di lungo corso, conosciuta in Ossola per il contributo che ha dato a cultura e tradizioni. Avrebbe compiuto 94 anni il 27 febbraio e ad acconsentire alla donazione sono stati i famigliari: «Lei lo avrebbe senz’altro voluto», dice il nipote. Il gesto della professoressa Bartoli segue di qualche giorno quello di un altro donatore di Domodossola che aveva 72 anni: l’uomo, oltre al fegato, sempre prelevato da un’équipe torinese, ha donato cornee e reni con l’intervento degli oculisti e urologi dell’Asl Vco.  

ORGANI SENZA ETA’  
«Il fegato è uno dei pochi organi che, a un’età così avanzata, può essere utilizzato per il trapianto», spiega Pasquale Toscano, coordinatore ospedaliero dei prelievi dell’Asl Vco. Sull’organo sono state svolte tutte le analisi necessarie per stabilire che fosse in buona salute e ancora funzionale ed è risultato compatibile con una donna napoletana, che ha raggiunto subito Torino per svolgere l’operazione. S’innalza così l’età dei possibili donatori, in un periodo in cui i trapianti hanno subito un calo non tanto per mancanza di disponibilità quanto per tagli di personale e risorse. Ora questa nuova frontiera apre un capitolo nuovo, soprattutto per quando riguarda le donazioni di fegato, che in Piemonte nel 2015 ha registrato un calo del 10%; del 20% se si considerano i 139 trapianti del 2013. 

PASSIONE PER LE TRADIZIONI
Bartoli avrebbe compiuto 94 anni il 27 febbraio: era originaria di Mozzio, frazione di Crodo. Qui era nata, prima di trasferirsi negli ultimi anni a vivere a Domodossola. Nella casa natale tornava in estate. Vedova di Adelmo Maulini, amante della pittura morto una quindicina d’anni fa, era stata insegnante di lettere alle scuole medie di Domodossola e aveva insegnato anche a Verbania e a Milano. Per due anni ha seguito il marito in Etiopia, trovando una cattedra in una scuola italiana. In Ossola era molto conosciuta per il contributo che ha dato a cultura e tradizioni: inizialmente aveva adottato lo pseudonimo di Rachela per mantenere l’anonimato e vestire i panni di una «vecchina di paese» con tante cose da raccontare. Poi è uscita allo scoperto e ha scritto articoli e saggi di storia locale, tramandando le tradizioni della valle Antigorio, firmando composizioni in dialetto e dando il contributo per l’Almanacco storico ossolano. Il funerale sicelebrerà lunedì alle 9,30 in collegiata a Domodossola.  

da http://www.lastampa.it/

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