mercoledì 21 agosto 2013

Corsie strette e alta velocità: “La superstrada dell’Ossola fa paura”

A Domodossola due frontali in una settimana all’uscita Sud. L’assessore Blardone: «Strada a rischio, dall’Anas soltanto promesse»

RENATO BALDUCCI
DOMODOSSOLA
 
Due scontri frontali in una settimana, più una sequenza di incidenti, alcuni mortali, disseminati tra Villadossola e Domodossola. Il tratto di superstrada che porta dall’uscita Sud di Domodossola al viadotto del rione Badulerio sta diventano un percorso ad alto rischio su un’arteria che da quand’è nata si è rivelata insicura. Anche perché al laghetto dei sogni di Villadossola la superstrada passa da due corsie di marcia per ogni carreggiata a una sola. 
 
Una lunga scia di incidenti  
L’ultimo incidente venerdì sera tra una Nissan «Micra» e una Ford «Mondeo»: quattro le persone coinvolte tra cui una ragazza incinta e per i feriti alcuni giorni di prognosi. Più grave invece quanto acceduto il 10 agosto tra una Fiat «Punto» e una Citroen «Saxo»: una ragazza di 25 anni è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Novara. Quel tratto è noto anche per due incidenti mortali nel novembre 2011 e a giugno 2012: nel primo è morta Silvana Mulisi, 26 anni, che viaggiava con a bordo il figlio di 4 mesi, rimasto illeso. Poi lo schianto costato la vita a Giulia Umericelli, studentessa di 17 anni a bordo dell’auto di un amico, uscito di strada. 
 
 
L’assessore: «Siamo rimasti alle promesse dell’Anas di due anni fa»  
I rischi non sono mai stati risolti: «Siamo rimasti alle promesse fatte da Anas due anni fa in un incontro tenutosi in prefettura proprio per parlare della manutenzione della superstrada. Che ha tratti di pericolosità: io stesso quando piove ho paura a percorrerla» rimarca Gianpaolo Blardone, assessore provinciale alla viabilità. Aggiunge: «Incontriamo difficoltà di ogni tipo: siamo stati in ballo per alcuni anni solo per ottenere da Anas l’autorizzazione a costruire due rotatorie al Movicentro di Verbania e in regione Nosere a Domodossola».  
Dopo il vertice in prefettura Blardone aveva sollecitato ancora Anas, senza ottenere risultati. «Ora si parla di 70 milioni di euro inseriti nel “decreto del fare” - dice -: dovrebbero servire in parte alla messa in sicurezza della superstrada, ma temo che quei soldi non arriveranno mai». 
 
La polizia: «Zona critica, ma non si rispettano i limiti»  
Al comando del distaccamento domese della polizia stradale puntano più sulla mancanza di rispetto del codice della strada. Dice il comandante Stefano Bregolin: «Abbiamo presentato delle dettagliate relazioni che ci aveva chiesto il prefetto. I punti critici credo siano quello tra Villadossola e il confine e quello di Anzola». Poi aggiunge: «La superstrada ha i suoi limiti, ma il problema è che la gente non va piano, non rispetta il limite dei 90 km l’ora per le auto e dei 70 per i camion. So però che Anas, risorse permettendo, voleva intervenire nel tratto prima dell’uscita di Domo Sud».
 

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