giovedì 22 agosto 2013

Villadossola, caccia ai “furbetti” delle case popolari

Le case del Villaggio acquistate da ATC per edilizia popolare
Il Comune dovrebbe saldare all’Atc 270 mila euro di affitti arretrati. Il sindaco Bartolucci: «Tra chi è in debito c’è chi non versa pur avendo un reddito sufficiente»

RENATO BALDUCCI
VILLADOSSOLA
 
Un quinto degli inquilini delle case popolari non paga l’affitto. E il Comune di Villadossola dovrebbe rimborsare l’Agenzia territoriale per la casa (Atc), proprietaria degli immobili, una somma che si aggira sui 270 mila euro.  
 
La Regione ha stretto i cordoni della borsa  
E’ il quadro preoccupante cui si trova a fronteggiare l’amministrazione Bartolucci: l’Atc ha sollecitato il Comune ancora poche settimane fa perché si faccia carico di una situazione che si trascina da anni. Il «buco» è causato da inquilini - un centinaio circa su 500 alloggi presenti nel territorio comunale - che non versano gli affitti mensili. Ci sono famiglie in arretrato di anni, con somme che vanno dai 10 mila ai 20 mila euro. 
«Stiamo chiamando in municipio tutti i morosi per sollecitare i pagamenti» ammette l’assessore Carlo Squizzi. In realtà pochi provvedono a sanare il debito contratto. Per il periodo 2002 e 2006 il «buco» è stato coperto con fondi a bilancio. Per i morosi incolpevoli (chi non ha reddito sufficiente per sostenere le spese dell’affitto) interveniva in passato la Regione Piemonte, che con la crisi ha ridotto notevolmente i fondi, facendo mancare i contributi. Ora, dal 2008 al 2012, la cifra si è salita fino a raggiungere circa 270 mila euro. 
 
 
Verifiche in Comune sui redditi degli inquilini  
Anche lunedì mattina il sindaco Marzio Bartolucci e gli assessori Carlo Squizzi (finanze) e Jennifer Veronesi (politiche sociali) hanno incontrato alcuni inquilini morosi per invitarli a pagare gli affitti o trovare assieme una soluzione. «Di questo passo saremo costretti, come ci invita a fare l’Atc, a dichiarare la decadenza dagli alloggi» dice Bartolucci. E’ in pratica come dare il via agli sfratti, per evitare che il «buco» aumenti ancora, con maggior danno alle casse comunali. «La situazione potrebbe diventare ingovernabile, bisogna per forza intervenire» dice l’ex assessore Andrea Pagagoni, delegato dal sindaco a occuparsi delle case popolari in una città dove gli alloggi sono tanti, anche perché negli Anno Ottanta l’Atc aveva acquisito le case dismesse dalla Sisma, l’azienda siderurgica proprietaria dell’intero Villaggio Sisma, e di altri immobili in centro. 
Alcuni casi restano di difficile soluzione perché toccano inquilini che non ce la fanno a pagare. Ma esistono anche i «furbetti», che non pagano pur avendo le risorse necessarie e che ora rischiano lo sfratto. «Attiveremo l’accordo fatto recentemente con l’Ufficio delle entrate per verificare redditi e patrimoni di alcune persone coinvolte che pure hanno un tenore di vita che permetterebbe loro di versare l’affitto - aggiunge il sindaco -, pagamenti che invece non fanno. Un comune come il nostro non può farsi carico di morosità come queste».
 

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