mercoledì 14 agosto 2013

Marianna e Laura: scalare il Bianco era il sogno da realizzare

  

Laura Frisa, 41 anni di Antrona
Le due amiche ossolane appassionate di alpinismo sepolte da una valanga sulla cresta del Mont Blanc du Tacul. Venerdì verranno celebrati i funerali

FRANCESCA ZANI
VERBANIA
 
Sono morte insieme, per la passione che le univa: la montagna. Marianna Conti, 37 anni di Pallanzeno e Laura Frisa, 41 anni, originaria della valle Antrona e residente ad Omegna, hanno perso la vita martedì mattina intorno alle 4 sul versante francese del Monte Bianco, lungo la cresta del Mont Blanc du Tacul, travolte da una valanga causata dal crollo di un seracco. La loro guida, Giorgio Passino di Courmayeur, è stato ricoverato all’ospedale di Annecy per ipotermia, una tibia fratturata e traumi addominali.  
 
M. Conti, 37 - Pallamzeno
Per raggiungere le vette più alte si erano allenate con costanza negli ultimi quattro anni, compiendo diversi trekking in Ossola, in particolare in val Formazza, Anzasca e sulle cime del parco Veglia-Devero, raggiungendo anche la capanna Margherita, sulla punta Gnifetti del Monte Rosa. Una tappa obbligata per misurarsi con la quota e la rarefazione dell’aria. Laura da anni praticava sci alpinismo e aveva seguito corsi tecnici con il Cai di Villadossola; mentre Marianna condivideva la passione per la montagna con il marito Tiziano Titoli e si preparava soprattutto durante il weekend. Le due amiche si allenavano anche con la bicicletta da corsa, la sera dopo il lavoro. Frisa era operaia nella ditta «Beltrami» di Piedimulera che si occupa di lavorazione delle lamiere; Conti invece era capo-reparto alla secolare manifattura «Polli» di Villadossola. «Era con noi da circa vent’anni - racconta il proprietario dell’azienda, Giuseppe Polli -. Tutti le volevamo bene, perché era una persona cristallina e sincera».  
 
La notizia ha destato stupore in Ossola, dove le due donne erano molto conosciute. «Ho incontrato diverse volte Laura durante le escursioni in montagna - racconta Franco Farioli, guida della valle Antrona - . Ho visto crescere questa ragazza e so che era prudente e si affidava sempre a guide esperte, ha effettuato diverse spedizioni, soprattutto con la guida Paolo Pettinaroli».  
 
Anche il comune di Pallanzeno esprime il proprio cordoglio. «Conoscevo bene Marianna - spiega il sindaco Simone Cantova -. Eravamo quasi coscritti e lei ha lavorato per qualche periodo nel negozio di mia mamma. Ricordo una ragazza con tanta voglia di lavorare e valori profondi». Conferma le parole del primo cittadino anche l’amica di famiglia e vicina di casa Miris Bartolucci: «Da bambina Marianna stava giornate intere nel mio negozio, era molto timida, una ragazza d’altri tempi nella vita di tutti i giorni, ma piena di coraggio ed intraprendente in ambito sportivo e lavorativo». «Aveva iniziato da qualche anno ad andare seriamente in montagna - racconta - e subito è scattato un amore che l’ha portata ad affrontare sfide sempre più grandi». Marianna Conti si era sposata e per qualche anno aveva vissuto, ad Anzino, in valle Anzasca, con il marito, per poi trasferirsi a Pallanzeno nella casa che lui, muratore, aveva costruito.  
 
Le due amiche si incontravano la sera per compiere lunghi percorsi con la bicicletta da corsa e nel weekend, momento in cui entrambe avevano la possibilità di raggiungere le amate montagne. Si erano conosciute a un corso di arrampicata e da subito avevano condiviso questa enorme passione e un sogno comune: raggiungere la cima del monte Bianco. L’imprevedibile che è sempre in agguato sulle vie delle montagne ha impedito che quel sogno si realizzasse. Le due alpiniste, finite in un crepaccio, sono state soccorse dalla Gendarmerie d’haute montagne di Chamonix, intervenuta con le unità cinofile e i vigili del fuoco, ma per loro era troppo tardi. Marianna Conti lascia il padre Giorgio, la madre Mirella, il marito Tiziano e i fratelli Doriana e Giuliano. Laura Frisa lascia la mamma Pierina e il fratello Marco.  
I funerali verranno celebrati entrambi venerdì: alle 15 ad Antrona e nella chiesa di Pallanzeno. 
 

Nessun commento:

Posta un commento