sabato 3 agosto 2013

In scena a Macugnaga l’intreccio tra alpinismo e amicizia

Alle 21 alla Kongresshaus lo spettacolo teatrale (S)legati che ricorda un incidente sulle Ande

BEATRICE ARCHESSO
 
MACUGNAGA
 
È la storia di una corda: o meglio, di due amici in vetta legati da una fune che finirà per separarli per sempre, almeno in apparenza. 
«(S)legati» è uno spettacolo teatrale tratto da una storia vera che tocca le corde delle emozioni: l’appuntamento è alle 21 alla Kongresshaus di Macugnaga.  
 
Gli attori Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi saranno in valle Anzasca per vestire i panni degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates e ricordarne la storia con uno spettacolo che sta facendo il giro dei rifugi. L’incidente accadde sulla via del ritorno della Siula Grande, parete quasi verticale nelle Ande peruviane: Simpson scivolò e si fratturò una gamba. Yates legò delle corde e calò l’amico lungo la parete della montagna con l’intento di salvarlo, ma l’alpinista rimase sospeso nel vuoto e per evitare di finire con il compagno nel crepaccio Yates fu costretto a tagliare la corda. Convinto che Simpson fosse morto, si diresse al campo base.  
 
Ma se la corda si spezzò, non lo fece l’amicizia. Sopravvissuto in modo quasi miracoloso all’incidente, Simpson raggiunse dopo qualche giorno il campo base. La storia diventa così una metafora dei legami: «La montagna è il momento in cui la relazione è portata al limite estremo - dicono i protagonisti dello spettacolo - in cui la verità prende forma, ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”». Un gesto che appare così violento e terribile ma a volte è l’unico necessario alla vita di entrambi. 
 
Già portato in scena quest’anno al teatro Galletti di Domodossola, «(S)legati» sarà proposto anche sabato 24 a Cavandone nell’ambito del «Paese dei narratori».  
 

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