mercoledì 21 agosto 2013

Denunciati dopo la rissa al Trocadero: “Ma le vittime siamo noi”

Parla uno dei ragazzi accusati di aver picchiato un giovane domese in discoteca

RENATO BALDUCCI
DOMODOSSOLA
 
«La storia è diversa da quella raccontata. Altro che picchiatori, siamo noi gli aggrediti e i minacciati. Mio cugino, minorenne, è stato addirittura aggredito mentre tornava a casa». Parla così uno dei quattro ragazzi di Pettenasco, Premosello e Casale Corte Cerro, denunciati per lesioni dopo una rissa in una discoteca di Domdoossola.  
 
Luigi Ciani non ci sta a passare per chi ha scatenato la bagarre. Spiega che tutto è nato dal domese di 19 anni che ha fatto denuncia ai carabinieri, sostenendo di essere stato aggredito: «Era ubriaco - racconta -, si è messo a importunare la gente in discoteca. Ha tirato un pungo in faccia a mio cugino di 17 anni, poi se l’è presa con chi cercava di calmarlo. Ha dato un pugno anche a una ragazza: era con degli amici che poi lo hanno menato».  
 
Continua Ciani: «Mio cugino, quand’è tornato a casa, ha trovato ad aspettarlo alcune persone su due auto: erano gli amici di chi ci aveva picchiato in discoteca. L’hanno preso a bastonate. Quando siamo andati al pronto soccorso, erano lì con fare minaccioso, ci hanno aggredito ancora. E’ intervenuta la polizia per evitare il peggio». Ieri, i quattro ragazzi hanno deciso di denunciare a loro volta chi li ha percossi. Dice Ciani: «Non lo volevamo fare per non spender soldi in avvocati. Ora per difenderci siamo costretti».
 

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