venerdì 21 giugno 2013

Squizzi, l’età non è un peso: “Voglio giocare fino a 40 anni”

Il portiere di Villadossola, 39 anni appena compiuti, è vicino al rinnovo con il Chievo
 
ARIANNA TOMOLA
 
VILLADOSSOLA
 
Ha spento ieri 39 candeline, ma scarpe e guanti rimangono ancora lontani dal chiodo. L’ossolano Lorenzo Squizzi ha infatti intenzione di proseguire l’avventura in serie A con il Chievo Verona, dove quest’anno è rimasto in rosa come terzo portiere, collezionando una sola presenza nell’ultima di campionato con l’Atalanta finita 2-2. «Incontrerò la società nei prossimi giorni, ma la volontà è di continuare un altro anno -  spiega il portiere di Villadossola - non ho preso in considerazione altre scelte, anche se in futuro mi piacerebbe poter lavorare con i ragazzi perché ho passato una vita sul campo e sarebbe bello poter trasmettere loro ciò che ho imparato». 
 
Dalla Juventus al Chievo. La carriera di Squizzi è iniziata molto presto: a 17 anni è stato acquistato dalla Juventus, con la quale ha debuttato in serie A nel 1995: era il terzo portiere bianconero, dietro ad Angelo Peruzzi e Michelangelo Rampulla. A fine anno è passato in serie C alla Spal, prima di trasferirsi all’Atletico Catania, dove ha disputato la sua prima stagione da titolare. Poi è salito in B con la Lucchese, prima di vestire le maglie di Salernitana, Reggiana, Monza, Cesena, Catania e Perugia. Nel 2005 ha deciso di disfare definitivamente i bagagli, per trasferirsi a Verona, sponda Chievo, dove è ormai di casa. «Di questa società mi hanno colpito sin da subito l’organizzazione e la programmazione - spiega Squizzi - nonostante sia un club di serie A, è una realtà molto tranquilla che permette di avere una vita privata riservata. È stato un binomio che mi ha convinto a rimanere in questa società, con la quale ho un buonissimo rapporto, in particolare con il presidente».  
 
Per il giocatore originario di Villadossola potrebbe quindi cominciare la nona stagione tra i pali gialloblù. «L’obiettivo è dare un contributo alla squadra e aiutare nella gestione del gruppo - spiega Squizzi - credo di poter dare una mano sia sul campo che fuori. Spero che tra i portieri ci sia un giovane da aiutare a crescere. Mi auguro di potermi divertire come ho fatto in tutti questi anni: ogni stagione, nel bene o nel male, mi ha lasciato qualcosa d’importante». Nel frattempo il giocatore del Chievo, non perde l’occasione per trasmettere passione e tecnica ai ragazzi: come ogni anno è impegnato nel Summer Camp di Peschiera del Garda, dove si dedica a tanti piccoli portieri. E chissà che tra loro possa scovare il suo erede. 
 

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