venerdì 21 giugno 2013

Domodossola, bilancio in deficit per sanare i vecchi espropri

Fra cause chiuse e altre ancora in corso, sul Comune pesa una cifra di circa 2 milioni di euro

RENATO BALDUCCI

DOMODOSSOLA

L’ultima transazione è stata chiusa con un pagamento di 160 mila euro. In totale però, tra cause terminate e altre due ancora in corso, sul bilancio del Comune di Domodossola pesa una cifra che si aggira sui due milioni di euro. Soldi che l’amministrazione Cattrini deve pagare per porre fine ai contenziosi legati a espropri irregolari fatti tra gli Anni Settanta e Ottanta. L’ultima accordo, in ordine di tempo, sana il contenzioso per una parte dei terreni tolti alla famiglia Bragoni in via Romita. L’intesa riguarda il risarcimento dei danni per l’occupazione illegittima di terreni privati, dove è sorta la «Casa studenti centro sociale ossolano», immobile oggi della Comunità montana.

Il braccio di ferro, avviato con cause legali, è stato risolto con un atto di transazione e la cessione dell’area. Gli eredi della famiglia Bragoni avevano chiesto 183.650 euro; la transazione avverrà su 160 mila euro, anche grazie al contributo della Comunità montana. L’accordo permetterà di chiudere la causa aperta in tribunale. In questo caso i terreni erano stati acquisiti nel 1977 e occupati con urgenza dal Comune; l’anno dopo erano stati trasferiti alla Comunità montana che aveva realizzato il centro sociale con un progetto approvato dal Comune.
Le aree al centro delle varie contese in cui è coinvolto da decenni il Comune una volta erano agricole e oggi sono comprese tra via Romita, via Cassino e via Marzabotto. Una zona nevralgica della città dove ci sono il tribunale, un supermercato, la Comunità montana, l’ospedale, le poste e il commissariato della Stradale.

Nessun commento:

Posta un commento