domenica 30 giugno 2013

“Saldi mascherati: basta con le scorrettezze”

Una commerciante di Domodossola ha segnalato «finte svendite» alla polizia municipale: «Non sono cattiva, ma non è giusto»

RENATO BALDUCCI

DOMODOSSOLA

«Non sono cattiva, né str...., ma quello che serpeggia è un malcostume che non posso lasciare passare. Troppi colleghi anticipano scorrettamente i saldi con operazioni mascherate, finte svendite che danneggiano gli altri. Sono saldi mascherati».

E’ così che Maria Barbara Caridi, titolare del negozio Olimpias di Domodossola, ha deciso di segnalare alla polizia municipale che diversi colleghi violano la legge regionale sul commercio che stabilisce la formule di vendita. «Ogni volta che ci avviciniamo ai saldi, previsti per il 6 luglio, c’è chi con formule mascherate e scorrette mette in vendita i suoi prodotti scontati: si va dal rinnovo locali, che guarda caso si fa sempre a ridosso dei saldi, alle promozioni varie» dice Caridi che ha segnalato il non corretto comportamento di un negozio di Domodossola e uno di Anzola, che pubblicizzano sconti in questo periodo pre saldi. «Iniziative che trenta giorni prima dei saldi sono vietate per legge. E questo avviene da tempo: era già successo lo scorso anno - aggiunge - . Non ho fatto delle denunce vere e proprie. Mi sono rivolta alla polizia municipale per chiedere se potevo fare delle promozioni. Quando mi hanno detto giustamente di no, perché lo impone la legge, ho chiesto ai vigili perché allora in altri negozi i saldi mascherati fossero già in atto, con tanto di pubblicità visibili su cartelloni e sulle vetrine. Vorrei che i commercianti capissero che questo va a danno di tutti. La mia non è cattiveria, ma se rispetto le regole anche gli altri lo devono fare».

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