venerdì 28 giugno 2013

Premosello, petizione contro Nokia: “Non vogliamo quell’antenna”

Via Riale a Premosello: area individuata per antenna, 36 mt
Gli abitanti: «Siamo disposti a occupare la sala consiliare». Ma la società ha il via libera dell’Arpa

RENATO BALDUCCI

PREMOSELLO CHIOVENDA

«Per protesta siamo disposti a occupare, pacificamente, la sala consiliare. Quell’antenna, lì dov’è stata prevista, non la vogliamo». Chi parla non è uno dei componenti del comitato sorto a Premosello contro l’installazione di un’antenna telefonica della Nokia, ma il sindaco Giuseppe Monti. La sua amministrazione e i cittadini del paese hanno iniziato un braccio di ferro contro la decisione della Nokia (società di telefonia mobile) di installare un’antenna telefonica.

La società ha già ottenuto il via libera dall’Arpa per questo impianto alto 36 metri, che verrà installato in via Riale, in una zona residenziale, a pochi passi dalle case. «La giunta ha detto no all’opera e ci siamo schierati a fianco del comitato di cittadini che sta raccogliendo firme contro l’antenna - spiega il sindaco Monti - Non escludiamo proteste eclatanti». Il 22 luglio, alle 17,30, in sala consiliare, si terrà un’assemblea pubblica con invito ad Arpa, a qualche esponente della Nokia e al prefetto. «Non siamo contrari - aggiunge il sindaco - ma chiediamo che la società riveda la posizione, sia per tutelare la salute pubblica sia per motivi estetici. La legge Gasparri sugli impianti di telefonia permette di alzare antenne a 36 metri dal suolo mentre a noi, nei nostri piani regolatori, permettono al massimo costruzioni sino a 10 metri. Il via libera a Nokia aprirebbe la strada alle antenne di altre compagnie».

Giovanni Nini, pensionato, è il primo firmatario della petizione. In solo cinque giorni il comitato ha raccolto 130 firme. «La Costituzione, all’articolo 32, salvaguarda il diritto alla salute. La Nokia poteva trovare altri siti. Il campo magnetico attorno all’antenna include l’asilo, la casa di riposo, l’ex ospedale dove ci sono malati di Alzheimer» dice Nini. Il comitato sa che sarà una battaglia difficile ma non lascia nulla di intentato. «Il responsabile della Nokia che ha deciso di mettere l’antenna e il funzionario dell’Arpa che ha dato il via libera si rendono responsabili di quanto può succedere alla salute di chi abita a Premosello - conclude Nini - siamo pronti a chiamarli in causa».

1 commento:

  1. Sempre la stessa storia. La gente non vuole le antenne è poi ha tre telefonini in saccoccia. ...... Povera italia

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