sabato 8 giugno 2013

Unione Comuni Ossolani: si va avanti

A saper ben maneggiare le gride (leggi ) , nessuno è reo e nessuno è innocente “. “ Le parti finiscono per intendersi tra di loro come altre volte due scolastici che da quattr’ore disputassero sull’entelechia “ Queste due dotte citazioni manzoniane riassumono quanto successo sabato mattino 8 giugno a Domodossola nella sala grande della comunità montana delle valli ossolane in occasione della seduta dell’unione dei comuni diretta dal presidente Mariano Cattrini sindaco di Domodossola. Infatti per più di due ore sono state letti stralci di leggi con tanto di articoli, commi, sottocommi , sono stati letti pareri di esperti , dell’Anci , dell’Uncem per dimostrare, da parte del consigliere Lucio Pizzi, l’illegittimità del consiglio dell’unione e dei relativi atti e per asserire il contrario da parte del presidente con il tacito consenso di tutti gli altri consiglieri, rimanendo alla fine le due parti della stessa idea.
I prodromi di qualche problema si sono notati fin dalla apertura quando il presidente ha data lettura di una dura lettera del consigliere Pizzi spedita il 4 giugno.Pizzi ha denunciato, anche con parole forti, la stranezza dello spostamento della riunione da giovedì a sabato motivata dalla indisponibilità di alcuni consiglieri per la prima data , laddove a lui non era stata fatta nessuna richiesta di disponibilità o meno né per il giovedì né per il sabato. E’ difficile spiegare la questione nel suo complesso ma i nodi fondamentali sembrano essere due : i rappresentanti dei singoli comuni devono essere eletti dal consiglio comunale e non semplicemente designati come avvenuto ; il rappresentante del comune di Druogno , Giovanni Francini, non potrebbe fare parte della giunta dell’unione perché né sindaco né assessore di un comune inferiore a mille abitanti. L’onorevole Enrico Borghi , sindaco di Vogogna , intervenendo nel dibattito ha definito legittime le osservazioni di Pizzi confligenti però con gli interessi del territorio in quanto tutte queste questioni formali impediscono di discutere dei veri problemi se si tiene conto che dal primo aprile per i comuni inferiori i 5 mila abitanti è obbligatoria la centrale unica di committenza e dal prossimo 31 dicembre nove delle dieci funzioni dei comuni inferiori ai tre mila abitanti devono essere gestite in modo consociativo. Alla riunione erano presenti tutti i rappresentanti dei comuni tra i quali la neo eletta sindaco di Calasca Silvia Tipaldi e il rieletto sindaco di Villadossola Marzio Bartolucci . Fra il pubblico forse non casuale la presenza dell’onorevole Valter Zanetta al quale probabilmente non va a genio il tipo e il peso della presenza del PDL in seno alla giunta dell’Unione . In chiusura il consiglio ha accettato l’entrata del comune di Montescheno nell’unione , un preambolo forse per l’entrata di tutti i comuni della valle Antrona. Se non ci saranno altri eventi particolari , dopo la presa d’atto quasi unanime , contrario il consigliere Pizzi, della sistemazione delle questioni di procedure, il consiglio dell’Unione potrà operare a pieno ritmo occupandosi dei problemi reali del territorio . Tra le righe si è anche letto l’auspicio che tutti i comuni entrino a fare parte dell’Unione affinchè esista un Ente forte che ci possa rappresentare adeguatamente in sede regionale e nazionale dopo l’inevitabile scomparsa della provincia del VCO a fine anno.


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