domenica 16 giugno 2013

Cota a Ornavasso: “Il punto nascite del San Biagio deve chiudere”

Cota, Governatore del Piemonte
Il governatore del Piemonte annuncia la volontà della Regione di ricorrere contro la sentenza del Tar. Cattaneo: “Se chiudono il Dea chiederò la testa di Giacoletto”

LUCA ZIROTTI
 
ORNAVASSO
 
«Andremo avanti seguendo la direzione intrapresa, faremo ricorso contro la decisione del Tar perché così si mette in difficoltà il piano di rientro regionale della sanità. Non sono io a dire che un punto nascite deve chiudere per un’invenzione mia o di chi decide, ci sono le norme e i numeri a dire che è una scelta da fare a tutela della sicurezza dei cittadini». È quanto ha affermato ieri il governatore del Piemonte Roberto Cota a margine del Congresso provinciale della Lega nord, alla quale ha partecipato in veste di segretario regionale del Carroccio. 
 
Intanto continua dalla politica ai comitati l’eco della sentenza del Tar che giovedì ha evitato la chiusura del punto nascite del San Biagio di Domodossola (fissata già dall’Asl per mercoledì prossimo) sospendendola quanto meno fino al 27 novembre quanto i giudici analizzeranno nel merito l’ordinanza e i ricorsi. Così come continuano le polemiche sulla ventilata chiusura di uno dei due Dea dell’Asl Vco. «Incontrerò domani l’assessore regionale alla Sanità per rappresentargli la mia preoccupazione e la mia contrarietà a qualsiasi ipotesi di chiusura di uno dei due Dea oggi in funzione. Non se ne parla proprio» commenta il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, che entra nella discussione sulla sanità dopo la nota con cui l’Asl Vco annuncia una riorganizzazione dei servizi di emergenza. Ipotesi che secondo il consigliere regionale del Pd Aldo Reschigna si tradurrebbe nella chiusura del Dea oggi organizzato sui due ospedali di Verbania e Domodossola. E minaccia: «Nel caso si profilasse proprio la chiusura, specie di quello di Verbania, mi muoverò per chiedere in maniera figurata la testa di qualcuno, a cominciare da quella del direttore generale Adriano Giacoletto. Sono disponibile anche a dimettermi da presidente e mettermi alla guida della difesa dei servizi fondamentali e imprescindibili dell’emergenza-urgenza».  
 
Nella discussione pure la coordinatrice della Funzione pubblica della Cisl, Tiziana Zazzali: «Basta con gli annunci, è necessaria una politica di programmazione e riorganizzazione della sanità della provincia. Il personale si trova sempre più messo sotto pressione da turni di lavoro non rispettosi delle norme contrattuali e si deve sobbarcare un ulteriore blocco del turn over creando nuove preoccupazioni». A sua volta il Movimento 5 Stelle chiede che «al punto nascite di Domodossola venga restituita la piena operatività.  
 

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