venerdì 14 giugno 2013

Sanità, sindaci Ossola: che Cavallera faccia chiarezza

Il pronunciamento del Tar e il rinvio a novembre di ogni decisione rispetto al mantenimento o meno del punto nascite del San Biagio non basta ai sindaci dell’Ossola che ora chiedono all’assessore regionale Cavallera di venire in Valle per fare chiarezza. L’invito è stato esteso anche ai consiglieri regionali del territorio. La richiesta d’incontro è partita questa mattina . E’ quanto hanno concordato in una riunione lampo e poco partecipata 12 dei 38 sindaci ossolani. Erano stati convocati dalla Comunità Montana per fare il punto della situazione dopo la sentenza dei giudici amministrativi. I sindaci -questa volta- sembrano avere le idee chiare : ad Asl e Regione chiedono rassicurazioni circa il servizio di assistenza sanitaria a puerpere e nascituri in Ossola. “ L’azienda sanitaria annunciando la chiusura del Punto nascite ha apertamente fatto riferimento alla mancanza di sicurezza per le future mamme. Ora chiediamo come proseguirà sino a novembre “ spiegano i sindaci. In assenza di risposte credibili c’è chi paventata azioni eclatanti. Giovanni Francini si è fatto carico di portare all’attenzione della platea qualche esempio : “ i cittadini dell’Ossola potrebbero decidere di non versare alle casse regionali ma su un conto intestato alla Comunità Montana il bollo auto. I comuni potrebbero decidere di non versare a Torino i canoni sui terreni demaniali “. Idee, proposte che almeno per il momento rimarranno tali, almeno sino a quando non si conosceranno gli intendimenti della Regione a cominciare dall’eventualità di un ricorso degli uffici di piazza Castello al Consiglio di Stato. Eventualità che i sindaci hanno già bollato come inopportuna.

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