giovedì 13 giugno 2013

Vic Vergeat e Mel Collins, rock e soul per chitarra e sassofono

La chitarra di Vic Vergeant
Stasera dalle 22 il concerto alla Loggia del Leopardo di Vogogna con di due artisti. Nel loro curriculum tour con Aerosmith, Rolling Stones e Dire Straits.

FRANCESCA ZANI

VOGOGNA

La chitarra di Vic Vergeat e il sassofono di Mel Collins si incontreranno questa sera sul palco della Loggia del leopardo: la musica rock e soul sarà la protagonista del concerto che inizierà alle 22 e proseguirà fino a che «la gente avrà voglia di divertirsi». Questo infatti lo scopo principale che quattro anni fa ha visto nascere la sinergia tra i due artisti di fama internazionale, legati dalla «passione per la musica e da una grande amicizia», spiega Vic Vergeat, domese con un curriculum che vanta tour in giro per il mondo al fianco di gruppi come gli Aerosmith e i Nazareth e con la storica band Toad con cui ha scalato le classifiche statunitensi. Di tutto rispetto anche la carriera del britannico Mel Collins, sassofonista dei Dire Straits, che ha suonato con Eric Clapton, Rolling Stones, Tina Turner e, per restare in Italia, Pino Daniele, Lucio Battisti e Sergio Caputo.

Sul palco con i due musicisti questa sera anche gli altri due componenti della «Vic Vergeat Band» Michele Guaglio e Giorgio Di Tullio. «Appena mi hanno invitato in Ossola ho subito accettato con entusiasmo – commenta Mel Collins - . Io e Vic abbiamo lo stesso bagaglio musicale. Entrambi abbiamo affrontato esperienze di rilievo in tutta Europa e negli Usa, ma quello che più ci interessa è poter suonare con veri artisti e soprattutto tra buoni amici, a scapito, a volte, di facili guadagni e della vita da star in hotel a cinque stelle». «È un grande onore esibirmi in Ossola con Mel Collins – afferma Vergeat - . L’ultimo nostro concerto in zona risale al 2010 all’Arena di Verbania. Ci siamo conosciuti quattro anni fa a Zurigo, all’epoca in cui lui collaborava con Cindy Blackman, la moglie di Santana e subito abbiamo scoperto delle affinità». «Collins è uno dei pochi che, nonostante il curriculum di rilevanza internazionale, continua a suonare in situazioni differenti, con chi gli ispira qualcosa, per il piacere di tenere viva l’arte – conclude il chitarrista domese - . Ad oggi credo che sia uno dei sassofonisti viventi più di spicco del panorama musicale mondiale».

L’ingresso costa 5 euro per i soci Arci, con possibilità di acquistare la tessera al costo di 10 euro.

Nessun commento:

Posta un commento