domenica 24 aprile 2016

A Piedimulera la festa di San Giorgio con il Gruppo giovani


PIEDIMULERA - Diverse località del Vco hanno festeggiato in questi giorni il patrono San Giorgio Martire. A Piedimulera la ricorrenza è stata occasione per l’'esordio pubblico del “Gruppo Giovani di Piedimulera” che, sabato 23 alle 20,45 ha organizzato una serata a base di tombolate, vino, birra pizzette e focacce nella Sala “don Musetta”. A Beura i festeggiamenti hanno incluso nel programma un concerto del coro gospel ossolano “White Spirit”, tenutosi venerdì 15 aprile in chiesa parrocchiale. A Casale Corte Cerro il 23 aprile è stato presentato al pubblico il primo degli apparecchi defibrillatori cardiaci esterni acquistati con i fondi raccolti attraverso le numerose attività svoltesi in paese durante gli ultimi mesi. Il programma dei festeggiamenti nel centro cusiano è ricco e si prolungherà fino a domenica 8 maggio, quando si terrà il 2° “Vespa Raduno di S. Giorgio”; è visibile alla pagina: 
http://casalecortecerro.blogspot.it/2016/04/tutto-san-giorgio-minuto-per-minuto.html   

San Giorgio martire, patrono dei cavalieri, degli armaioli, dei soldati, degli scouts, degli schermitori, della Cavalleria, degli arcieri, dei sellai, invocato contro la peste, la lebbra e la sifilide, i serpenti velenosi, le malattie della testa e le eruzioni dei vulcani, in base alle poche notizie storiche pervenuteci, è nato in Cappadocia, una regione al centro dell’attuale Turchia, in un anno imprecisato del III secolo d.C. Fu educato alla fede cristiana dai genitori, Geronzio persiano e Policronia cappadoce e divenne tribuno dell’armata dell’Imperatore; secondo alcuni studiosi, dell’Imperatore di Persia Daciano, secondo altri di Diocleziano. Proprio in occasione delle persecuzioni ordinate da Dioclezano, Giorgio sarebbe stato ucciso insieme ad alcuni suoi compagni nel 303 d.C. a Lidda, l’attuale Lod, presso Tel Aviv in Israele. Sul suo sepolcro, ancora esistente proprio a Lod, sorse una basilica poi abbattuta per ordine del sultano Saladino alla fine del nel XII secolo. La fama e la devozione verso il santo si diffusero rapidamente in tutta la Chiesa, tanto che oggi il suo nome contraddistingue uno Stato degli U.S.A. e una Repubblica caucasica ex sovietica; Giorgio è patrono dell’Inghilterra, del Portogallo, della Lituania, di intere Regioni spagnole e di centinaia di città italiane, fra cui Genova, Campobasso, Ferrara e Reggio Calabria. Nel corso dei secoli si svilupparono diverse leggende su di lui e  sul suo martirio; la più famosa, di origine medievale, riguarda il celebre episodio della lotta contro il drago per salvare una giovane principessa, che sarebbe accaduto in una località dell’attuale Libia. Anche il racconto del suo martirio è stato infarcito di episodi leggendari; quel che rimane è la testimonianza di un giovane ufficiale che, di fronte all’ordine dell’Imperatore di perseguitare i Cristiani, distribuì i suoi beni ai poveri e strappò l’editto imperiale. Arrestato, confessò davanti al tribunale la sua fede in Cristo; invitato ad abiurare, rifiutò coraggiosamente, affrontando il carcere e terribili supplizi. E’ una storia, la sua, che torna oggi di stretta attualità, proprio in Medio Oriente e in diversi Paesi africani ed asiatici, dove migliaia di Cristiani rischiano la persecuzione e la morte a causa della loro Fede. Notizie approfondite su San Giorgio si trovano sul sito internet www.santiebeati.it   

da http://www.ossola24.it/

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