lunedì 27 maggio 2013

Alluvioni e burocrazia: a rischio l’aviosuperficie di Masera

L’appello dell’Air Valdossola: “Nuovi argini, altrimenti il Toce distruggerà la pista”. La pioggia ha fatto alzare l’acqua quasi al livello della pista

RENATO BALDUCCI

MASERA

Salviamo l’aviosuperficie di Masera dalle alluvioni e dalle lentezze della burocrazia. E’ l’appello che arriva dall’Air Valdossola, la società che utilizza l’aviosuperficie che si trova sulle rive del Toce. Fiume che, a metà maggio, avrebbe potuto portar via quei pochi argini che proteggono l’area intitolata a «Chavez-Marini». «Se dovesse capitare un’altra pesante alluvione come nel 2000, questa volta non la ricostruiremo più come avevamo fatto allora» dice Piero Bracali, presidente dell’aeroclub nato grazie all’iniziativa di alcuni appassionati di volo della provincia.

I tempi della burocrazia. Ormai sfiduciato per i tempi biblici di attesa di quell’argine che dovrebbe garantire l’area che una convenzione con la Provincia e il Comune è stata definita di importante interesse provinciale. Il sogno dell’aviosuperficie a uso turistico commerciale e della base per la protezione civile rischia d’essere spazzato via dalle piene del Toce.
«La pioggia intensa, ma non trascendentale, di una decina di giorni fa ha fatto alzare l’acqua quasi a livello della pista. Ancora due giorni di maltempo e saremmo stati sommersi. E’ andata bene, ma ogni volta che succede ci sentiamo impotenti e abbandonati» dice Bracali che non sa più a quale santo appellarsi per sollecitare i lavori di protezione e pulizia.

Le richieste dell’Air Villadossola. «Basterebbe fare poche cose - spiega -. Abbassare il letto del fiume oggi alzatosi per l’arrivo di detriti e realizzare, finalmente, l’arginatura che la protegge. Le “buzze” che si susseguono stanno scardinando, anno dopo anno, quel poco di argine che c’è». La denuncia poggia sulle foto da lui scattate a metà maggio: alberi che invadono il letto del fiume e spuntano sull’argine creando pericolo su tutto il tratto che corre parallelo all’area. Bracali ha anche scritto alla Regione, alla Provincia, al comune di Masera e al prefetto per chiedere un intervento urgente. Teme che un’alluvione come quella del 2000 cancelli l’area aeroportuale. «E’ superfluo ripetere l’importanza della struttura anche ai fini della protezione civile. L’ha già fatto chiaramente l’esercitazione Grifone 2011 dell’Aeronautica militare, che dimostrò come sia strategica per casi di emergenza nel Vco. La nostra provincia avrebbe una base a costo zero» aggiunge il presidente dell’Air Valdossola.

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