venerdì 24 maggio 2013

Rifugi alpini e bivacchi: presentato "V.E.T.T.A."

Fare il punto sulla ricettività escursionistica d'alta quota, oggi più che mai al bivio tra esigenze di modernità e visione tradizionale del camminare in montagna e migliorare il sistema dell'offerta turistica nelle medie ed alte valli. Questi gli obiettivi del Progetto di cooperazione tra Italia e Svizzera "V.E.T.T.A." (Valorizzazione delle Esperienze e dei prodotti Turistici Transfrontalieri delle medie e Alte quote), dedicato ai rifugi alpini e ai bivacchi e illustrato questa mattina a Domodossola, presso la sala polivalente della Comunità dell'Ossola, dall'assessore regionale all'Economia Montana, Gian Luca Vignale. Capofila del Progetto è la Regione Piemonte, mentre gli altri partners italiani sono: Regione Lombardia, CAI Lombardia, CAI Sezione di Villadossola, CAI Sezione di Novara, ERSAF, Provincia Autonoma di Bolzano; i partner svizzeri sono Canton Ticino e Cantone Grigioni. " Il turismo, soprattutto quello montano - ha dichiarato l'assessore Vignale - rappresenta uno dei motori economici regionali. In periodi di crisi come quello attuale creare nuove opportunità di promozione e valorizzazione del turismo diventa una priorità per Regioni come la nostra, dove il sistema montagna rappresenta un ruolo centrale nel processo di diversificazione e di rilancio dell'economia, coerentemente con gli indirizzi che l'Unione Europea assegna a questo settore nell'ambito delle proprie politiche di sviluppo e sostegno. In questo ambito i rifugi alpini ed escursionistici piemontesi svolgono un ruolo importante, come tra l'altro dimostrano i primi risultati delle attività svolte all'interno del Progetto Vetta".
La presentazione del progetto ha toccato i temi della qualità dell'accoglienza e dell'innovazione tecnologica nei rifugi alpini, illustrando le esperienze condotte per la creazione e la diffusione di uno specifico "marchio di qualità" per i rifugi alpini. Molta attenzione è stata dedicata anche alla figura del gestore e alla valorizzazione delle strutture ricettive d'alta quota come méta turistica ed occasione di scoperta del territorio, con proposte innovative per favorire la conoscenza dell'ambiente muovendosi tra la rete dei rifugi e dei bivacchi , un tempo nati come ripari di emergenza o strutture di supporto alle attività alpinistiche ed oggi sempre più d'appoggio per gli escursionisti che si spostano in alta quota, a seguito dei cambiamenti climatici e del ritiro dei ghiacciai. " La definizione di specifiche linee di indirizzo strategico per lo sviluppo di un turismo escursionistico innovativo e competitivo - ha proseguito Vignale - permette agli enti l'individuazione della via maestra per mettere in risalto il potenziale turistico delle singole aree territoriali, da una parte e dall'altra del confine, conferendo loro maggior visibilità e competitività di fronte all'offerta turistica internazionale. I risultati raggiunti dai vari progetti attivati consentiranno alla Regione Piemonte e ai partner di questo importante progetto di potere avere gli strumenti per attuare, in poco tempo, misure di promozione e divulgazione di sicura efficacia. Ad esempio, il "database rifugi", creato di concerto con l'Università di Torino, permette di poter creare, come già avviene in Lombardia, un sito internet dedicato ai rifugi, ricco di informazioni utili". In Piemonte sono presenti 166 rifugi alpini, 68 rifugi escursionistici e 37 bivacchi, per un totale di 1.160 camere e quasi 7.000 posti letto. L'anno scorso, queste strutture hanno garantito al Piemonte un flusso turistico di oltre 65 mila presenze. Grazie al Progetto Vetta sono stati già attivati percorsi formativi gratuiti, per gli operatori di settore (es. rifugisti, guide alpine, operatori turistici e altri soggetti interessati). Inoltre, con l'Università di Torino, è stato condotto un progetto di riqualificare i rifugi, che ha portato ad un' analisi delle strutture alle medie ed alte quote sotto il profilo delle dotazioni tecnologiche, delle caratteristiche strutturali, di sostenibilità ambientale e di erogazione del servizio all'analisi dell'offerta, alla predisposizione di una "Carta di Qualità" per i rifugi alpini, con requisiti di carattere qualitativo, ambientale e sociale e alla progettazione e sperimentazione di uno strumento prototipale da testare in ambiente di media-alta quota, in strutture campione, per il Telerilevamento delle variabili ambientali caratterizzanti la conduzione del rifugio alpino. Tramite l'Arpa è stato anche realizzato "MeteoVetta", un bollettino nivo-meteo attualmente disponibile attraverso il sito della rete escursionistica piemontese e sulla home page della Regione Piemonte, con informazioni puntuali provenienti in buona parte dalle stazioni meteo delle vallate piemontesi sul tempo e sul rischio valanghe.  " L'augurio - ha concluso l'assessore Vignale - è che attraverso il progetto Vetta, la Regione Piemonte e le Regioni e aree alpine interessate riescano a sviluppare una rete interregionale ed europea tra gestori dei rifugi operatori locali (es. contratti con fornitori locali di prodotti anche sulla scia di progetti già in corso volti alla promozione, in rifugio, di prodotti del territorio, accordi con servizi di trasporto), ed Enti in grado di sviluppare il sistema di qualificazione, promozione e valorizzazione di un turismo, che ogni anno porta solo nella nostra Regione".

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