sabato 11 maggio 2013

Domodossola: Sos delle coperative sociali: "A rischio molti appalti"

Nel Vco sono un migliaio gli occupati nel settore

RENATO BALDUCCI

Un fatturato di 30 milioni l'anno, un «esercito» che sfiora il migliaio di occupati, compresi 150 soggetti svantaggiati che sono stati inseriti nel mondo del lavoro. E' la realtà delle cooperative sociali del Verbano Cusio Ossola, che da tempo si sono consorziate per migliorare le loro potenzialità, garantendosi un maggior «potere contrattuale» nelle gare d'appalto.
Il Consorzio raggruppa la totalità delle cooperative del territorio formate da manodopera specializzata e qualificata: cinque sono di tipo A, ovvero quelle che si dedicano all'assistenza alla persona, e dieci di tipo B, adatte a interventi che prevedono l'inserimento al lavoro di soggetti svantaggiati. Cooperative che nel 2012 hanno svolto servizi per un valore complessivo di oltre 30 milioni di euro, attraverso l'assistenza sociale, la raccolta rifiuti, la pulizia di uffici, la gestione di cimiteri e la cura del verde pubblico.
«L'idea del consorzio è maturata perché anche le nostre cooperative più grandi, quelle che contano i cento soci, fanno fatica a fronteggiare la concorrenza nei grossi appalti, soprattutto quelli pubblici, da parte di concorrenti esterni al territorio» spiega il responsabile del consorzio Carlo Rocchietti.
Il rischio è di perdere lavori di una certa importanza, con gravi conseguenze per i dipendenti soci e per la stessa vita della cooperativa. «Il problema si presenterà già nel 2014, col rinnovo dell'appalto di pulizia dei presidi extra ospedalieri dell'Asl e delle scuole statali che noi oggi gestiamo - sottolinea Rocchietti - . Il servizio dell'Asl sarà riassegnato con una gara a livello di quadrante e quello delle scuole addirittura a livello ministeriale. Una situazione che complica la vita alle nostre cooperative che con la loro attività portano a ricadute positive l'economa dell'intera provincia». In Ossola, per esempio, alcuni appalti sono già sfumati: quella nelle case di riposo di Villadossola e Domodossola, dov'è subentrata una cooperativa di Vicenza e quello del Ciss dell'Ossola dove opera una cooperativa di Torino.
«L'importante - spiega ancora Rocchetti - è far capire ai nostri committenti che riservare una quota di spesa alle cooperative significa rispondere al soddisfacimento di esigenze di servizio e al reinserimento nel mondo del lavoro di persone che altrimenti resterebbero tagliate fuori». A dire il vero ci sono comuni importanti come Verbania, Domodossola, Omegna e Villadossola che, da anni, affidano a cooperative del Vco alcuni loro servizi.

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