martedì 7 maggio 2013

La Grotta delle Meraviglie

‘La grotta delle meraviglie’, la chiama chi l’ha visitata. La sua esistenza si perde nella notte dei tempi, si dice che vi dimorassero le streghe; la scoperta ufficiale da parte dei geologi sul finire degli anni ‘90. L’ultima esplorazione, qualche giorno fa con i fotografi Giancarlo Parazzoli e Simone Zanni e con il nostro cineoperatore Marco Milani, professionisti che attraverso le loro immagini ci permettono di condividere questa straordinaria esperienza. . La grotta è complessa nel suo sviluppo sia orizzontale che verticale, labirintica, non di facile esplorazione. Dopo mezz’ora di cunicoli e un grosso pozzo, l’arrivo in una stanza dove lo spettacolo della natura lascia senza fiato: stalattiti, stalagmiti, concrezioni ovunque. Poi si sale su per un un cunicolo stretto e scivoloso che ben presto si allarga lasciando spazio ad un’altra stanza, ancora più grande, ancora più ricca. Questo gioiello geologico ha un’estensione di 600/700 metri, con un dislivello di 60 metri. Ci sono gruppi di stalagmiti che in altezza raggiungono anche 80 cm, in larghezza il diametro sfiora i 30, centinaia di stalattiti di ogni lunghezza e dimensione, pareti enormi ricoperte di secrezioni. Colori e forme incredibili, il risultato del lavoro di madre natura fatto in milioni di anni e non ancora finito. All’interno della grotta scorre anche un torrente. Tante domande e dubbi riguardo la diffusione di questa esplorazione per immagini, da una parte la voglia di condivisione, dall’altra la paura di scatenare una caccia incontrollata al sito. Volutamente non si circoscrive la zona, troppo pericoloso trovarla, troppo pericoloso entrare e percorrere la grotta. L’ambiente necessita anche di preparazione psicologica oltre che tecnica. La grotta si trova nel Parco Nazionale della Valgrande. Per ora non aggiungiamo nulla, in futuro magari, chissà.

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