venerdì 31 maggio 2013

Un parco tra Ossola e Vallese per rafforzare la cultura delle Alpi

Lago delle Streghe all'Alpe Devero
Firmato un patto con la Svizzera per migliorare turismo, accoglienza e sentieristica

FRANCESCA ZANI

VERBANIA 

Ossola e Vallese coronano il sogno di creare un grande parco transfrontaliero. Prima Ernen, in Svizzera, poi a Varzo in valle Divedro, ha preso forma la Convenzione di cooperazione tra il parco piemontese Veglia-Devero e il Landschaftspark nella valle di Binn.

Un sogno dagli anni Novanta. Un progetto che è stato perseguito dagli enti territoriali dei due paesi fin dagli anni 90, per valorizzare l’economia, l’ospitalità, i percorsi e incrementare il turismo verde delle aree coinvolte e che è diventato realtà proprio durante la settimana europea dei parchi. «Ci sono punti nevralgici che uniscono i due parchi – ha spiegato Andreas Weissen, rappresentante di Alpac (rete alpina aree protette) - , ad esempio la scaletta, posata negli anni 60 al Passo della Rossa e la Bocchetta d’Arbola, da cui si accede al rifugio della Binntallhütte. Qui ogni anno il primo sabato del mese di agosto italiani e svizzeri si ritrovano e viene celebrata la messa in latino. Il legame tra i due paesi è sempre stato evidente». «L’iniziativa, di carattere culturale più che economico, favorirà gli incontri di scambio e confronto – ha aggiunto Graziano Uttini, presidente aree protette dell’Ossola - . Le tematiche principali saranno: la tutela del paesaggio, la promozione dell’ecosostenibilità, le attività sportive, di sensibilizzazione e di valorizzazione dei rispettivi patrimoni». Percorsi e itinerari legano da sempre i parchi Veglia-Devero e Landschafts park di Binn.
 
Laghi, alpeggi e gli Orridi di Uriezzo. Quello del Veglia, istituito nel 1978, dal 1995 include anche l’Alpe Devero, per una superficie complessiva di 8539 ettari, che racchiude il monte Leone, il Cervandone, famoso per la ricchezza mineralogica unica al mondo, la Rossa, ma anche laghi alpini, torbiere, alpeggi, gli Orridi di Uriezzo, profonde incisioni scavate dall’acqua, palestre di roccia e una grande varietà di flora e fauna. Confinante con esso è il parco della valle di Binn, istituito nel 1964 e noto anche per la ricchezza dei suoi minerali. Sei i villaggi che ne fanno parte, mantenuti con gli antichi ponti in pietra e le case di legno. Ernen, il più grande, ospita ogni estate il Festival della musica classica e quest’anno sarà presente anche una delegazione italian.

Brochure e cartine per guidare i turisti. Alla sottoscrizione del patto erano presenti il sindaco di Binn Beat Tenisch, Dominique Weissen-Abgottspon, direttrice del Landschaftpark, il sindaco di Varzo Alessio Lorenzi e Ivano De Negri, direttore dell’Ente Parco italiano, che hanno elencato i progetti Interreg realizzati, con la creazione di brochure, cartoguide che riguardano la «via dell’Arbola» e scambi di accompagnatori, con corsi di lingua italiana e tedesca. Entrambe le parti si impegnano a presenziare alle diverse manifestazioni nei due territori, valorizzando prodotti tipici e organizzando percorsi escursionistici e culinari. «È un grande progetto che si concretizza – ha concluso Enrico Borghi, al timone della Commissione montagna dell’Anci - . Una sfida vinta da due paesi che rinnovano i legami storici e culturali nel segno della tutela del paesaggio».

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