venerdì 24 maggio 2013

Una “Stria” racconta con l’arte la magia di Domodossola

Anna Bianchi nel suo studio di Triniale
Da domani alla Cappella Mellerio la mostra dell’artista Anna Bianchi

CARLO BOLOGNA

DOMODOSSOLA

Colori, gioia, sogno. E’ una ricetta semplice quella che Anna Bianchi, «la Stria», infonde nelle sue matite acquarellabili per trasformare tavole di legno in opere d’arte. Da Tignale, lago di Garda, è capitata una notte per caso - proprio come le streghe - a Domodossola.

Dalle valli ai portici.
Ha gironzolato per piazza Mercato conquistata da tetti, camini e portici. Si è ritrovata nei vicoli della Motta, dove balconate di legno e scale di pietra accompagnano da secoli i visitatori. Si è messa in ascolto delle suggestioni della città, allargando poi lo sguardo alle valli. Dal monte Calvario alla via del Sempione, da Masera alle storie degli spazzacamini della valle Vigezzo. Curiosità e leggerezza sono diventate una mostra dal titolo evocativo: «Magiche visioni... di una Stria di passaggio». Anna Bianchi, con le sue matite, ha regalato ai Domesi una città dove la fantasia - sovrapposta al reale - è sovrana: nei cappelli volanti dell’antica bottega del Bortola, nella piazza Mercato vista attraverso bolle di sapone, nel palazzo Silva trasformato in una teiera.
 
La storia trasformata in immagini.
Nel lavoro di ricerca e documentazione l’illustratrice bresciana si è imbattuta nelle storie che un tempo venivano raccontate davanti al camino, suscitando brividi che spesso il fuoco non riusciva a scaldare. Non è un caso, quindi, se all’inaugurazione, sabato alle 11 alla Cappella Mellerio di Domodossola, interverrà lo scrittore Paolo Crosa Lenz che con la moglie Paola Lorenzini leggerà alcuni brani del libro «Leggende delle Alpi» da poco pubblicato con l’editore Grossi. E non è un caso se La Stria ha voluto «firmare» le sue tavole con titoli nel dialetto locale. Un ulteriore omaggio reso possibile grazie alla collaborazione di Franco Siccoli, appassionato difensore di quel piccolo mondo antico sempre più minacciato. Eppure anche con fantasia e colori si può contribuire a valorizzare un patrimonio straordinario. Anna Bianchi, «strega di passaggio», invita tutti a guardare «da dentro» le meraviglie nascoste da quotidianità, indifferenza, abitudine. Una sfida che ha trovato l’entusiasmo del sindaco Mariano Cattrini e dell’assessore alla cultura Bruno Iacopino che, insieme all’infaticabile Luciano Succi, hanno sostenuto fin dall’inizio questo allestimento, ben consapevoli di quanto Domodossola possa stregare chi vuole coglierne l’anima più profonda, quella di una cittadina ricca di storia e tradizioni che guarda al futuro con la necessità di ritrovare quel ruolo - anche culturale - che l’ha accompagnata nel corso dei secoli. Nel segno della leggerezza anche l’inaugurazione, sottolineata dalla voce di Cristina Meschia punteggiata dal contrabbasso di Michele Guaglio e dalla tastiera di Lorenzo Erra.

Gli orari.
La mostra (Cappella Mellerio è a due passi dal Municipio) resterà aperta giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 22,30 fino al 16 giugno. L’ingresso è gratuito.

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