martedì 21 maggio 2013

Domo: i pediatri della FIMP fanno ricorso al TAR per il punto nascite

I pediatri del VCO hanno presentato i motivi alla base del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro la paventata chiusura del punto nascite all’Ospedale San Biagio di Domodossola. “Il nostro ricorso – ha detto Fabrizio Comaita della FIMP VCO il sindacato dei medici pediatri – è diverso da quello presentato dai 33 comuni del territorio ossolano perché è un ricorso di tipo tecnico. L’istruttoria portata avanti dalla Regione Piemonte è imprecisa e trascura la realtà ossolana, inoltre, secondo il nostro avvocato, non viene garantito un criterio di equità territoriali con gli altri punti nascite presenti in Piemonte”. Ad oggi la FIMP del VCO ha chiesto al TAR la sospensiva della delibera regionale che prevede la chiusura del reparto ossolano entro il 30 giungo. Su questo il TAR dovrà esprimersi entro 10 giorni, poi si passera al dibattimento riguardante la chiusura del punto nascite a Domodossola. “Non esiste – ha proseguito Comaita – un ospedale cardine, così com’è il San Biagio, senza un punto nascite. Non esiste un DEA senza un punto nascite. Ecco perché come pediatri siamo preoccupati che dietro alla chiusura del punto nascite vi sia la chiusura del DEA e di fatto ad un impoverimento del sistema sanitario dell’Ossola. Inoltre, riteniamo che le motivazioni alla base della chiusura del punto nascite a Domodossola, sia legato alla sicurezza: chiudendo un punto nascite come quello di Domodossola andremo ad aumentare i rischi per le neo mamme e per i neonati.”. Comaita, in un lungo incontro con i giornalisti, si scaglia anche contro i consiglieri regionali: “perché su questo argomento non hanno preso una posizione chiara, se non quella di aver portato a Domodossola il servizio di emodinamica e per il quale li ringraziamo, ma non per questo dobbiamo accettare la chiusura del punto nascite.”

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