giovedì 30 maggio 2013

Domodossola: a rischio anche il Country Pediatrico?

Dopo il Punto nascite anche il Country pediatrico del San Biagio sarebbe a rischio sopravvivenza. I medici che da anni lo animano sono pronti a gettare la spugna. Il perché della scelta è spiegato in una lettera recapitata nella giornata di mercoledì ai vertici dell’Asl. I pediatri bollano come “ carente “ il piano messo in atto dai vertici di via Mazzini per fare fronte alla chiusura del punto nascite del San Biagio . I medici senza mezzi termini dicono : “ ci sono notevoli lacune sanitarie per le quali si sottolinea l’estremo rischio per la vita delle donne e dei bambini” . Altro passo importante del documento è quello in cui i pediatri denunciano l’imminente declassamento dell’Ospedale San Biagio da sede di Dea di I° livello plurisede a semplice Pronto Soccorso. “ Non esiste in Italia – spiegano – un presidio ospedaliero sede di Dipartimento emergenza accettazione di I° livello senza la presenza di un’assistenza pediatrica- ginecologica “. Dunque, per tutte queste ragioni, i pediatri si dicono indisponibili a proseguire nel progetto di assistenza ai piccoli pazienti. Un progetto nato a febbraio 2007, per sopperire alla chiusura del reparto di Pediatria e che successivamente ha esteso la sua sfera d’intervento anche in sala parto per prestare assistenza neonatale. Anche di questa questione ha discusso la Rappresentanza dei sindaci che mercoledì pomeriggio, ad Omegna, hanno incontrato i vertici dell’Asl. La direzione avrebbe avanzato dubbi sulla possibilità che il servizio pediatrico ospedaliero al San Biagio possa essere interrotto senza congruo preavviso. Mercoledì in calendario c’era l’annuale relazione sull’operato dell’azienda sanitaria che ha evidenziato la politica di tagli imposta da Torino per un ammontare di 9milioni di Euro. Impossibile però non affrontare il caso punto nascite. Questione sulla quale però pendono i ricorsi al Tar. Motivo per cui è stato deciso di posticipare a dopo il 12 giugno ogni discussione.

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